NV4, arriva la Riva TNT

Ripercorriamo la storia delle GPU Nvidia. Schede grafiche a profusione, tra grandi successi e cocenti delusioni.

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a cura di Tom's Hardware

Nel 1998, 3dfx presentò la scheda video ad alte prestazioni 3D Voodoo 2, che però soffriva di alcuni limiti. Tra questi un sistema di gestione della memoria arcaico (texture separate), colori a 16 bit, la necessità di una scheda separata per il 2D e l'interfaccia PCI.

Nvidia rispose con NV4 e la Riva TNT, una scheda video 3D con molta memoria e capacità di gestire il 2D integrata. A eccezione delle prestazioni video - non aveva accelerazione MPEG2, a dispetto delle soluzioni della canadese ATI - la TNT fu un successo. Era la prima scheda Nvidia capace di applicare due texture in un singolo passaggio, aspetto che ritroviamo nel nome (TNT sta per TwiN Texel). NV4 abilitò il supporto True Color a 32 bit, ed espanse la memoria SDR SDRAM da 16 MB.

Malgrado la popolarità dell'AGP, molti sistemi erano ancora PCI, quindi l'azienda produsse molte soluzioni PCI e un minor numero di modelli AGP. La TNT era meno potente di quanto programmato in origine
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Nvidia voleva sbaragliare la Voodoo 2 usando il processo produttivo a 250 nm con una frequenza di clock di 110 MHz (200 MHz per la memoria). Alla fine però fu costretta a ripiegare sul processo produttivo a 350 nm e una frequenza di 90 MHz, con la memoria capace di lavorare a 100 MHz.

Con la Riva TNT Nvidia iniziò anche a riporre molta attenzione all'aggiornamento regolare dei driver, al fine di migliorare compatibilità e prestazioni.