SuperFetch, l'ultra-Cache

In questo articolo abbiamo analizzato le funzionalità SuperFetch e ReadyBoost per valutarne la vera efficacia e i guadagni prestazionali offerti con varie configurazioni.

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a cura di Tom's Hardware

SuperFetch, l'ultra-Cache

La funzionalità SuperFetch va oltre il sistema di caching tradizionale: analizza le azioni effettuate dall'utente e si appunta le applicazioni avviate con più frequenza. Facciamo un esempio considerando un utente che arriva in ufficio alla mattina e accende il PC: avvia Outllook per le email, avvia messenger, poi il browser e probabilmente applicazioni aggiuntive come un ambiente di sviluppo. Se queste azioni accadono ogni mattina, nello stesso ordine, SuperFetch lo ricorderà e incomincerà a copiare queste applicazioni nella memoria principale.

Il risultato sarà semplice ed effettivo: quando tornerete dal caffé, le vostre applicazioni saranno disponibili e più reattive, perchè tutti i dati sono già presenti nella memoria principale. Similmente al caching convenzionale di Windows, SuperFetch non tocca i dati nella cache fuorché non ci sia un'applicazione che richieda maggiore memoria di sistema. Windows non mette in priorità SuperFetch rispetto alla richiesta di memoria delle applicazioni, causando all'amministrazione della memoria lo scambio dei dati nel file di swap, rallentando considerevolmente il sistema operativo.

In soldoni, SuperFetch ricolloca i dati delle applicazioni dal lento hard disk all'interno della memoria principale, che è nettamente più veloce. Utilizza la capacità di archiviazione a disposizione per creare un cosiddetto "warm memory state" - stato di memoria caldo - per rendere i programmi più reattivi. Tuttavia, SuperFetch necessita di un buon quantitativo di memoria principale: con solo 512 MB di RAM, l'efficienza sarà minima, siccome basterà Windows e 2-3 applicazioni per riempire tutta la memoria, lasciando ben poco spazio per i dati della cache. Se non lavorate con più programmi alla volta, 1GByte sarà sufficiente per notare un cambiamento rispetto a Windows XP. Tuttavia i risultati migliori si ottengono con 2 GB.

Molti PC sono tecnicamente capaci di avviare Windows Vista correttamente, sebbene abbiano solo 512 MB o 1 GB di memoria. Per questo motivo Microsoft ci presenta una strada alternativa per espandere la RAM senza installare più DRAM fisica.

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