Sweetie 2.0, confermata la bambina virtuale che mette i pedofili in trappola

Il progetto Sweetie avrà una nuova e più avanzata versione, grazie alle donazioni ricevute dall'associazione Terre Des Homes. Si distingue in particolare la Lotteria Nazionale olandese, che ha donato quasi quattro milioni di euro.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Dopo il successo della prima esperienza torna Sweetie, la bambina virtuale che aiuta a individuare i pedofili in Rete. Il software Sweetie 2.0 sarà sviluppato ancora una volta da Terre Des Hommes Olanda, che potrà contare anche su un finanziamento di 3,8 milioni di euro donati dalla Lotteria Nazionale olandese.

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"Grazie al progetto Sweetie 2.0 si aprono nuove frontiere al contrasto efficace di uno dei crimini più orribili che vedono vittime i bambini", recita il comunicato stampa. Una missione che finora ha già raccolto risultati più che positivi, ma che purtroppo è tutt'altro che conclusa.

Ogni giorno migliaia di bambini sono vittime di abusi sessuali perpetrati online. Secondo le stime ufficiali ad ogni ora del giorno ci sono più di 750.000 pedofili connessi online in oltre 40.000 chat pubbliche che cercano bambini disponibili a compiere atti sessuali davanti a una webcam in cambio di denaro. Si può definire una forma di turismo sessuale via webcam.

Alla luce di questa realtà Sweetie si può considerare una sorta di prova generale, servita anche per evidenziare come questo fenomeno relativamente nuovo abbia già acquistato una dimensione globale nella sua drammaticità e che si può combattere la pedopornografia online usando un approccio proattivo, molto efficace nel prevenire questi crimini.

Sweetie 2.0 sarà in grado di monitorare, tracciare, identificare e fungere da deterrente per milioni di predatori sessuali su minori. Il sistema verrà adattato alle normative nazionali e internazionali sui metodi d'indagine e procedimenti legali. Una parte integrale del progetto è costituita da un ampio programma di ricerca accademico sull'impatto di questo approccio.

La nota di Terre des Hommes si conclude con una piccola storia che descrive con chiarezza quale terribile dramma si stia cercando di affrontare.

Mina ha 14 anni e vive in un quartiere povero della città di Cebu, Filippine, con i suoi genitori e sua sorella. Non riesce più a dormire e non va più a scuola. Da qualche anno passa la notte davanti a una webcam, togliendosi i vestiti e facendo quello che le persone al di là dello schermo le dicono di fare. A volte le chiedono di portare davanti alla webcam anche la sorellina più piccola. Tutto è iniziato quando il padre non ha più potuto lavorare come pescatore a causa di una malattia. La madre, per mantenere la sua famiglia, ha iniziato a vendere al mercato dei cibi cucinati da lei, ma non bastava a sfamare tutti. Quando ha scoperto che la vicina riusciva a guadagnare un bel po' collegandosi a delle sexy chat ha provato anche lei. Ma presto i clienti hanno cominciato a preferirle la figlia Mina, e adesso si interessano sempre di più alla più piccola.

La questione è resa quindi maggiormente complessa dal fatto che nemmeno i genitori percepiscono la gravità dell'azione. "Uno studio di Terre des Hommes", tuttavia, "dimostra invece come il turismo sessuale minorile tramite webcam è in grado di devastare la psiche delle vittime in modo analogo a un abuso fisico".

Ecco perché il progetto Sweetie 2.0 è tanto importante, così come tutte le attività di Terre Des Homes. Chi fosse interessato può visitare la pagina della sezione italiana dell'associazione da dove è possibile fare una donazione o partecipare come volontario.