SWG denuncia il Garante per i sondaggi su cellulare

SWG alla fine ha deciso di denunciare l'AGCOM per il tardivo ripensamento sulla diffusione dei sondaggi via smartphone. Bisognerà accertare i danni economici e d'immagine provocati.

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a cura di Dario D'Elia

SWG, la società triestina specializzata in sondaggi, alla fine ha deciso di denunciare l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La scelta del Garante di vietare sondaggi elettorali su ogni tipo di piattaforma di fatto ha danneggiato l'applicazione PoliticApp.

Come abbiamo raccontato in precedenza, SWG aveva chiesto all'AGCOM un parere sull'argomento. Inizialmente vi è stato l'ok poiché l'applicazione risultava "priva delle caratteristiche distintive del mezzo di comunicazione di massa, vale a dire la destinazione al grande pubblico e la diffusione ad una pluralità indeterminata di destinatari". Dopodiché in data 6 febbraio vi è stato un cambio di valutazione che ha condotto al blocco.

PolitcApp

"SWG comunica di aver dato mandato ai propri legali di agire nelle sedi opportune contro l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per far accertare gli ingenti danni economico-patrimoniali e d'immagine subiti a causa del comportamento della stessa in merito a PoliticApp", si legge nella nota SWG diffusa oggi agli organi di stampa.

A questo punto, il tardivo ripensamento avvenuto senza alcun confronto con l'azienda, sarà oggetto di una vertenza legale.

"Da più parti s'invoca la necessità di aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica, ma poi si mantiene il monopolio d’informazioni rilevanti nelle mani di pochi e si nega la ricerca palese di terzietà che PoliticAPP, rispondendo solo al mercato, avrebbe avuto", ha precisato SWG.

"Infine un cenno alla certezza del diritto. Com'è possibile che il nostro paese aumenti la propria competitività se a distanza di pochi giorni viene cambiato orientamento sull'interpretazione della Legge dallo stesso soggetto, composto anche da tecnici di grande valore accademico? Quali progetti di largo respiro possono mai essere pianificati in Italia se le Leggi non sono al passo dei tempi e la loro interpretazione non è mai univoca?"