Tecnologia Thunderbolt ancora di nicchia per colpa di Intel

Intel avrebbe frenato la diffusione della tecnologia Thunderbolt, che ha sviluppato e presentato nel 2011. Si tratterebbe però di una scelta più dettata dalle scarse risorse a disposizione per test e certificazioni che di una scelta volontaria.

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a cura di Manolo De Agostini

Il lento diffondersi della tecnologia Thunderbolt potrebbe essere figlio non solo di prezzi elevati e del supporto software non sempre all'altezza, ma soprattutto del processo di licenza e certificazione di Intel. Secondo un'analisi effettuata da Arstechnica, sono stati diversi gli ostacoli che hanno frenato l'avanzata di questa tecnologia per lo scambio di dati ad altissima velocità.

"Diverse aziende con cui abbiamo parlato lo scorso anno hanno affermato che Intel stava limitando il processo, selezionando i produttori con cui lavorare", ha scritto il sito. Il direttore del marketing e della pianificazione di Thunderbolt, Jason Ziller, ha tuttavia risposto che Intel "lavora a stretto contatto" con i produttori che ritiene possano "offrire i migliori prodotti" e rispettare gli stringenti "requisiti di certificazione".

Intel quindi non opererebbe delle scelte su base arbitraria, ma decisioni ponderate in base a diversi parametri, e soprattuto tenendo conto delle risorse limitate oggi adibite al supporto e alla certificazione dei nuovi prodotti. Il processo, secondo Ziller, dovrebbe essere migliorato nel corso dell'anno, permettendo quindi a più produttori di certificare le loro proposte e velocizzare l'arrivo sul mercato di nuovi dispositivi.

Come molti di voi ricorderanno la prima a puntare su Thunderbolt è stata Apple. La casa di Cupertino da circa due anni la inserisce su quasi tutta la propria gamma di computer, dal Mac Mini ai MacBook (manca il Mac Pro). Successivamente l'interfaccia è arrivata anche sui PC Windows, ma effettivamente oggi rimane confinata a un mercato di nicchia, in prima battuta quello dell'archiviazione.

La situazione dovrebbe migliorare nel corso dell'anno anche per via dei prezzi in calo. Apple ha ridotto l'esborso necessario per acquistare un cavo Thunderbolt negli Stati Uniti portandolo da 49 a 39 dollari. Intersil, produttore di transricevitori da inserire nei cavi, ha dichiarato che i prezzi scenderanno quest'anno, inoltre Intel sta lavorando a una nuova generazione di controller e stanno arrivando nuovi tipi di cavi in fibra.

Intel sembra quindi averci messo un po' del previsto a oliare la macchina deputata alla gestione di Thunderbolt, ma questa interfaccia dovrebbe diventare sempre più "consumer" - per modo di dire - nei prossimi anni. Garantisce infatti flessibilità, mettendo dispositivi in cascata, e almeno 10 Gpbs bidirezionali su cui far passare di tutto. Nel frattempo continueremo a convivere con le interfacce di collegamento attuali, certamente molto più economiche.