Tecnologie più intelligenti per uomini più stupidi

In futuro la tecnologia anticiperà le esigenze degli utenti, dandoci consigli o rispondendo in modo adeguato a seconda della persona con cui interagisce. Intel sta anche lavorando all'interazione tra tecnologia e pensiero.

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a cura di Roberto Buonanno

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Il futuro dell'informatica risiede nelle esperienze utente complete e basate sul contesto: è quanto ha affermato Justin Rattner, vicepresidente degli Intel Labs, nel corso del suo intervento all'IDF. Secondo Rattner il riconoscimento del contesto è destinato a cambiare radicalmente la natura dell'interazione e delle relazioni degli utenti con i dispositivi informatici e con i servizi che forniscono. Considerando la potenza di elaborazione più elevata, la connettività avanzata e le funzionalità di rilevamento dei dispositivi informatici, i ricercatori Intel si sono focalizzati su nuove esperienze utente con "riconoscimento del contesto".

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I dispositivi di questa categoria anticiperanno le esigenze degli utenti e forniranno consigli e indicazioni nell'arco della giornata in modo più simile a un assistente personale che a un computer tradizionale. Rattner ha affermato che l'informatica che comprende il riconoscimento del contesto è sostanzialmente diversa dalle semplici applicazioni basate su sensori.

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"Le coordinate del mio GPS e la bussola non dicono molto di me al mio smartphone", ha spiegato Rattner. "Immaginiamo un dispositivo che usa varie modalità e sensori per determinare che cosa stiamo facendo in un dato momento, ad esempio se dormiamo nel nostro letto o se siamo usciti con un amico. Combinando le informazioni dei sensori hardware in merito a dove ci troviamo e a cosa succede intorno a noi, con i dati dei vari software quali agenda, social network e preferenze passate, i futuri dispositivi saranno sempre aggiornati su chi siamo e su come viviamo, lavoriamo e giochiamo. Una volta apprese tutte le informazioni sulla nostra vita, potranno iniziare ad anticipare le nostre esigenze", ha affermato Rattner che ha aggiunto, "immaginiamo il nostro PC che ci consiglia di uscire con 10 minuti di anticipo per un appuntamento a causa di un ingorgo sulla strada da percorrere per andare al lavoro, oppure un telecomando con riconoscimento del contesto che identifichi immediatamente la persona che lo tiene in mano e selezioni automaticamente le relative preferenze della Smart TV. Tutto questo potrebbe sembrare fantascienza, ma in realtà rappresenta la promessa dell'informatica con riconoscimento del contesto, e siamo già in grado di dimostrarne molti aspetti in laboratorio", ha concluso Rattner.

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Per fornire un esempio, Rattner è stato raggiunto sul palco da Tim Jarrell, vicepresidente e publisher di Fodor Travel, che ha presentato un Personal Vacation Assistant (PVA) sperimentale, installato in un dispositivo portatile per Internet (MID, Mobile Internet Device) e progettato in collaborazione con Intel. Il PVA si basa su una serie di fonti di contesto, ad esempio preferenze di viaggio personali, attività precedenti e informazioni dell'agenda, per fornire consigli di viaggio in tempo reale ai turisti. Può inoltre generare, su richiesta dell'utente, un diario di viaggio con foto annotate e video dei luoghi visitati durante il viaggio.

Rattner ha inoltre mostrato il progetto di ricerca Socially ENabled Services (SENS), che offre la possibilità di rilevare e identificare le attività dell'utente in tempo reale - se lo desidera - e condividere queste informazioni "in diretta" con familiari e amici collegati in rete tramite avatar animati su qualsiasi tipo di schermo a portata di mano: PC, smartphone o TV.

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"Mentre sviluppiamo tutti questi nuovi sistemi di rilevamento, raccolta e condivisione di dati contestuali, ci impegniamo ancora di più nell'assicurare riservatezza e sicurezza, tenendopresente i diversi miliardi di dispositivi collegati e sempre più intelligenti" - ha aggiunto Rattner - "Secondo la nostra visione, i dispositivi saranno in grado di generare e usare informazioni contestualizzate per arricchire l'esperienza utente, assicurando al contempo la sicurezza e la riservatezza dei dati personali. Per rendere possibile questo nuovo livello di sicurezza sono disponibili diverse nuove tecniche basate su hardware Intel, progettate per migliorare le funzionalità di difesa di tutti i dispositivi informatici da possibili attacchi".

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Al termine dell'intervento, Rattner ha presentato l'esempio più efficace di rilevamento: un'interfaccia tra computer e cervello umano. Tramite il progetto Human Brain, Intel mira a consentire agli utenti di utilizzare un giorno il pensiero per interagire direttamente con computer e dispositivi mobili. In un progetto svolto in collaborazione con la Carnegie Mellon University e l'Università di Pittsburgh, gli Intel Labs stanno studiando che cosa si può ricavare sullo stato cognitivo di una persona partendo dal modello della sua attività neurale.