Intel ha progettato il DC P4800X per ambienti transazionali e il prodotto dà il meglio di sé nei nostri test OLTP/database. Il DC P4800X domina ogni parte del test, a partire dalle 80.000 IOPS offerte con 1 OIO fino a 256.000 IOPS a 256 OIO. Chi gestisce database si concentra sulla fine della scala, quindi da 1 a 4 OIO abbiamo le misure più critiche: è semplicemente impossibile ignorare che sotto un simile carico il DC P4800X offre prestazioni fino a nove volte maggiori. Il vantaggio è tale da superare di gran lunga il prezzo del prodotto Intel.

Inoltre, gran parte degli SSD nel gruppo di test soffre di una maggiore variabilità sotto carichi pesanti, mentre il DC P4800X non fa una piega. Il DC P4800X ottiene una chiara vittoria nei test su latenza, QoS e deviazione standard. Il sotto grafico nel grafico QoS su IOPS ci dice che, con carichi leggeri, il DC P4800X viene appena registrato nella scala di latenza, e questo si estende lungo il nostro carico di lavoro.

Il carico email server vede una distribuzione più pesante dei comandi di scrittura. Il test è più esigente, ma non sembra un problema per il DC P4800X. Si comporta nello stesso convincente modo visto nel test OLTP.

Parliamo del carico file server perché contiene una buona distribuzione di piccoli accessi a 512B che sono molto probanti per gli SSD NAND. I piccoli pezzi di dati sono sufficienti a mettere in crisi le unità più robuste, quindi serve da buon stress test che è anche indicativo delle prestazioni negli ambienti più esigenti. Il Mangstor MX6300 scompare da questo grafico a causa del suo formato 4Kn – non può processare file 512B.

Il DC P4800X offre quello che ci aspettavamo: il meglio di tutto. C'è un solo neo. Abbiamo notato che nella maggior parte dei nostri carichi di lavoro l'unità sperimenta un po' di variabilità a 4 OIO. Non abbiamo avuto abbastanza tempo per indagare su questo comportamento, ma considerando le prestazioni stellari in latenza, QoS e deviazione standard, è possibile che il problema risieda nel software.