Prodotti a confronto e note sui test

Test di Optane Memory, il prodotto di Intel basato sulla rivoluzionaria memoria 3D XPoint che vuole accelerare i computer dotati di hard disk.

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a cura di Tom's Hardware

Prodotti a confronto e note sui test

Abbiamo avuto poco tempo per provare Optane Memory prima del debutto e quindi non abbiamo potuto testare tutte le possibili configurazioni. Ci torneremo in futuro, provando ad esempio un sistema con poca RAM, svolgendo test di autonomia su un notebook dotato di un RAID Option ROM (OROM) e una suite completa di test usando l'SSD Optane Memory come dispositivo di archiviazione secondario.

Abbiamo usato l'SSD Intel 600p per rappresentare un SSD NVMe a basso costo che potrebbe beneficiare dell'accelerazione di Optane Memory, ma a causa delle restrizioni di Optane Memory, abbiamo potuto testarlo solo con il caching RST. Ciò non permette di beneficiare al massimo della tecnologia, come ad esempio il precaricamento dei file del sistema operativo nella white list sul dispositivo di caching. Ci sono anche diversi SSD senza DRAM sul mercato, ma a causa del poco tempo non abbiamo potuto fare dei test mirati.

Come hard disk abbiamo usato un Seagate BarraCuda Pro da 10 TB. Il Barracuda Pro è l'hard disk consumer da 3,5 pollici più veloce sul mercato. Ci permette di esaminare il grande gap prestazionale tra HDD e SSD NVMe entry-level, oltre che quantificare l'accelerazione conferita da Optane Memory. In un prossimo articolo testeremo con un hard disk da 2,5 pollici mainstream per notebook, così da rappresentare un altro scenario.

Intel non è l'unica azienda con una tecnologia di caching. Quando Smart Response Technology arrivò sul mercato, nel 2011, diverse altre realtà presentarono prodotti con accelerazione basata su memoria DRAM. NVELO introdusse il software Dataplex, che venne affiancato ai prodotti di Corsair, Patriot e OCZ, solo per fare alcuni nomi. NVELO fu poi acquistata da Samsung, e ora Dataplex è la tecnologia dietro la Rapid Mode degli SSD dell'azienda sudcoreana. In questo articolo includiamo i risultati dei test con un SSD Samsung 850 EVO da 500 GB con e senza Rapid Mode attiva.

Altre aziende hanno presentato software di accelerazione che si affidano alla memoria di sistema (RAM) per aumentare le prestazioni. Crucial offre questa funzione con la suite Storage Executive. Usando la RAM, avrete bisogno di maggiore memoria di sistema per rendere efficaci queste tecnologie. I prezzi della RAM, come quelli della NAND Flash, salgono e scendono in base alla richiesta. Attualmente i prezzi sono molto alti. Questo rende Optane Memory più attraente ora di quanto potrebbe essere se NAND e DRAM fossero più abbordabili.

Note sui test

Per rappresentare meglio il target di mercato a cui si rivolge, Intel ci ha inviato un sistema preconfigurato con Optane Memory. Il sistema ha un processore Core i5-7500, motherboard B250, 16 GB di memoria DRAM e hard disk WD da 1TB - manca una scheda video dedicata.

Intel mira alla massa con Optane Memory, a un gruppo di persone che non passa molto tempo a ottimizzare le impostazioni del BIOS o di Windows. Per questo motivo abbiamo svolto i nostri test con impostazioni rappresentative di un sistema OEM, quindi alcuni dati prestazionali non appariranno simili a quelli delle nostre recensioni. Abbiamo abilitato C-State e altre misure di risparmio energetico. Queste funzioni riducono la reattività del sistema e le prestazioni delle unità di storage. Abbiamo condotto tutti i test sull'unità di avvio Windows 10 e abbiamo usato un sistema di raffreddamento tale da rappresentare un PC medio. In questo modo può manifestarsi il throttling termico tipico di un PC mainstream.

Rapid Storage Technology offre due modalità di caching: Enhanced (write-through) e Maximum (write-back). A causa del poco tempo a disposizione siamo stati in grado di testare la configurazione formata dall'SSD Intel 600p NVMe e Optane Memory solo in Enhanced Mode. Ecco come Intel definisce le due modalità:

Enhanced mode (write-through) è la modalità operativa di default dove l'accelerazione è ottimizzata per la protezione dati. In questa modalità tutti i dati sono scritti su SSD e HDD contemporaneamente. Nel caso il disco accelerato si rompa, non c'è rischio di perdere i dati perché i dati sull'HDD sono sempre sincronizzati con quelli sull'SSD. Dato che questa modalità è ottimizzata per la protezione dati, c'è un impatto prestazionale perché tutte le scritture rallentano alla velocità dell'hard disk. L'accoppiata HDD e SSD può essere separata fisicamente senza alcuna speciale precauzione per la conservazione dei dati.

Maximized mode (write-back) permette un'accelerazione ottimizzata per le prestazioni di I/O. Questa modalità cattura la maggior parte delle scritture anzitutto nell'SSD e aggiorna una copia delle informazioni sull'HDD nei periodi di idle disponibili. Questo permette un considerevole aumento delle prestazioni in scrittura e anche di risparmiare energia. Intel Smart Response caching deve essere disattivata prima di separare fisicamente HDD e SSD. Se è improbabile che HDD e SSD siano fisicamente separati o che un SSHD venga usato, allora la modalità Maximized è consigliata per ottenere le migliori prestazioni e reattività.