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a cura di Tom's Hardware

Non calibrato - retroilluminazione massima

Ci sono un sacco di opzioni tra i monitor gaming odierni, tutte legate a quanto uno vuole spendere. Il nostro gruppo di confronto per l'XG32VQ include due schermi da 240 Hz, l'Alienware AW2518H e il ViewSonic XG2530. Monitor più grandi sono rappresentati dall'LG 34UC97G e dagli Acer Z301C e XR382CQK. Tutti offrono G-Sync o FreeSync.

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Lo Strix XG32VQ non riesce a raggiungere i 300 cd/m2 indicati da Asus nel nostro test. Fortunatamente non c'è retroilluminazione strobo, quindi non è un grosso problema. I livelli di nero al top portano il rapporto di contrasto di default sopra 3000:1, il che è una vittoria. Anche se alcuni potrebbero non gradire la risoluzione QHD, la profondità d'immagine extra di questo pannello e il refresh veloce compensano qualsiasi mancanza per quanto riguarda la densità dei pixel.

Non calibrato - retroilluminazione minima

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L'impostazione di retroilluminazione minima è di 53,8530cd/m2, un livello quasi ideale, ottimo per giocare al buio. Il contrasto rimane costante lungo l'intervallo operativo della retroilluminazione a oltre 3000:1.

Dopo la calibrazione a 200 cd/m2

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La calibrazione ci costa un po' di contrasto, ma la differenza tra Acer Z301C e Asus Strix XG32VQ non è qualcosa che può essere vista, solo misurata. Abbiamo ridotto lo slider del contrasto per rendere più preciso il tracking della scala di grigi, ma è regolazione non necessaria. Si tratta di un'ottima prestazione in ogni caso. Quando i pannelli VA diventeranno più comuni a risoluzioni maggiori, i pannelli IPS potrebbero avere un serio concorrente. L'effetto positivo del contrasto extra non può essere sopravvalutato.

Rapporto di contrasto ANSI

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Il contrasto intra-immagine dello Strix XG32VQ rimane di alto livello e vince facilmente la sfida. Non è un monitor terribilmente costoso e mostra una qualità elevata al prezzo a cui è offerto. Potete vedere che ha un enorme vantaggio sui pannelli IPS e TN del gruppo. Sebbene non raggiunga la velocità degli schermi a 240 Hz, quella profondità di immagine rappresenta un utile compromesso.