Conclusioni

Prova degli Samsung SSD 860 EVO da 1TB, 500GB e 250 GB. Il nuovo controller MJX e la memoria V-NAND di quarta generazione fanno la differenza?

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Dobbiamo consigliare per altri quattro anni un nuovo SSD EVO rispetto ad altri prodotti SATA? Per rispondere a questa domanda dovremo vedere cosa succede alla serie 860 nei prossimi mesi, con la maturazione del firmware e il posizionamento sul mercato. Le prestazioni dell'860 EVO sono convincenti, ma attualmente ci sono dei punti deboli, come il prezzo e il consumo.

Samsung ha migliorato la linea EVO, ma ci troviamo davanti al grande salto prestazionale visto gli anni scorsi. Per intenderci, il passaggio dall'840 all'850 è stato significativo, ma quello da 850 a 860 ci viene da definirlo "850 EVO Plus".

Il prezzo è uno dei fattori più importanti nella scelta di un SSD. I vecchi SSD SATA sono in una fascia di prezzo molto ristretta e gli SSD NVMe a basso costo sono vicini. Questi sono persino più interessanti se considerate che il protocollo SATA frena il potenziale della NAND di ultima generazione. Ci sono poi altri SSD SATA come Crucial MX500, SanDisk Ultra 3D e Western Digital Blue 3D che stanno chiudendo il gap prestazionale nelle fasce di prezzo più basse.

Non potrete riconoscere la differenza tra questi prodotti e l'860 EVO a meno di non avviare carichi di lavoro pesanti con grande frequenza. L'EVO da 1 TB costa 100 euro più dell'MX500 da 1 TB, e c'è una differenza di 50 euro tra i modelli da 500 GB. Evidentemente l'860 EVO in queste due capacità non è consigliabile. Per quanto riguarda l'offerta da 250 GB, la differenza è solo di 15 euro, più ragionevole. Se avete un notebook vi sconsigliamo l'SSD Samsung allo stato attuale.

samsung

Samsung offre una resistenza più alta alle scritture. L'860 EVO ha metà della resistenza del nuovo 860 Pro, ma è decisamente superiore ai prodotti concorrenti. È senz'altro una qualità positiva, ma non così decisiva per la fascia di utenti a cui si rivolge.

In passato la serie EVO costava leggermente di più della concorrenza, offrendo prestazioni superiori. Con la serie 860 EVO il gap prestazionale si è ridotto mentre il prezzo è salito. Samsung avrà più difficoltà a promuovere la propria offerta, soprattutto quando i produttori di SSD di terze parti avranno maggiore accesso alla NAND a 64 layer. Senza dimenticare che molti SSD in arrivo nei prossimi mesi saranno M.2 NVMe, con  prestazioni superiori rispetto all'860 EVO, e alcuni potrebbero costare persino meno se Samsung manterrà questi prezzi.

Sulla carta l'860 EVO è più veloce dell'850 EVO, ma l'overhead del sistema operativo non vi permetterà di vedere la differenza. Non c'è una singola ragione per abbandonare l'850 EVO se ne avete uno.