Sapphire ha preso una strada molto diversa dal progetto di riferimento di AMD e in molti punti i cambiamenti sono di buon senso. Dopotutto il raffreddamento è chiaramente ottimizzato per ridurre le temperature e minimizzare l'impronta acustica.
Eliminando i moduli di memoria esterni questa GPU facilita il compito dei produttori di schede nel progettare la circuiteria di regolazione della tensione. In questo caso, osserviamo un'implementazione 7+1 fasi per GPU e memoria, insieme ai componenti necessari per le tensioni derivate.
Un trio di connettori ausiliari a 8 pin è connessa tramite un induttore ciascuno, che aiuta ad appianare le tensioni di picco. Non troviamo però nessun condensatore con grande capacità.
Nella parte posteriore troviamo un controller PWM. Un X6S è sufficiente per MLCC, dato che il raffreddamento eccellente mantiene le temperature abbastanza basse che Sapphire non ha avuto bisogno di usare prodotti in grado di sostenere 125 °C.
Connettori di alimentazione
Dato che non è comune trovare schede video con tre connettori PCIe a 8 pin, li citiamo ancora. Ognuno è protetto da due fusibili 10A, mentre i sopraindicati induttori sono stati usati come filtro sul lato in ingresso. Questo aiuta a minimizzare le interazioni tra la scheda video e l'alimentatore.
L'energia che arriva dallo slot della motherboard passa anch'essa da un fusibile 10A, così come un induttore con core in ferrite tradizionale.
Se state cercando gli shunt (derivatori di corrente) che spesso vediamo sulle schede GeForce, sappiate che non ci sono, non ce n'è bisogno. Vega non supporta il monitoraggio del lato input. Solo la corrente sul lato output è controllata, il che è abbastanza facile da ottenere con una soluzione digitale PWM.
Il controllo di tensione è posto sul retro della scheda sotto forma di due Texas Instruments INA3221s. È un monitoraggio a tre canali per l'high side e le tensioni del bus. Supporta le interfacce I2C e SMBus.
Alimentazione GPU (VDDC)
L'International Rectifier IR3521 è al centro di tutto - anche se si trova nel lato posteriore della scheda. Funziona come un controller digitale multi-fase a doppia uscita, con sette fasi per la GPU e un'ottava di cui parleremo dopo.
Contiamo 14 circuiti di conversione della tensione anziché solo sette. Sono infatti sette fasi raddoppiate, quindi il carico è distribuito su due circuiti per fase.
Questo cosiddetto raddoppiamento si ottiene tramite un totale di sette IR3598s posti sul retro della scheda. La conversione della tensione per i 14 circuiti è gestita da un IRF6811 (sull'high side) e un IRF6894 (sul low-side) per ogni circuito. Entrambi di International Rectifier. L'ultimo include anche il necessario diodo Schottky.
AMD ama usare induttori "Black Diamond" per il funzionamento di VDDC e MVDD. Si tratta essenzialmente induttori con core in ferrite incapsulati che hanno alette di raffreddamento. Tutti gli altri induttori, come quelli per le tensioni parziali e il filtro della tensione in ingresso, sono i soliti induttori con core in ferrite incapsulati senza aggiunte fantasiose.
Alimentazione memoria (MVDD)
Come detto, anche la singola fase di memoria è fornita dall'IR35217. Una fase è sufficiente per l'HBM2 dato che necessita di molta energia in meno della GDDR5. Il gate driver CHL815 è posto sul lato posteriore del PCB, con un ON Semiconductor NTMFD4C85M usato per la conversione della tensione. È un dual N-channel MOSFET in grado di gestire high e low side senza occupare molto spazio sulla scheda.
Altri convertitori di tensione
La creazione della tensione VDDCI potrebbe non essere un particolare problema, ma è importante. È usata per la transizione tra i segnali di GPU e memoria all'interno della GPU. Pensatela come la tensione tra memoria e core della GPU sul bus I/O. C'è anche una sorgente costante di 0,9V. I due convertitori di tensione molto simili sono posti sul retro della scheda.
Al di sotto della GPU Vega 10 sul lato frontale della scheda c'è un Anpec APL5620 per la VPP. È un componente che crea una tensione molto piccola per la sezione phase-locked loop (PLL). Troverete anche una sorgente di 1,8V legata a TTL e GPU GPIO sulla parte frontale.
I componenti rimanenti dovrebbero esservi piuttosto familiari, con l'unica eccezione dei due chip BIOS ST25P20VT di ST Microelectronics e un paio di controller programmabili Elan EM88F758N a otto bit che si occupano della curva della ventola e degli effetti RGB.