Prestazioni SanDisk Ultra 3D e WD Blue 3D

Prova degli SSD SATA WD Blue 3D e SanDisk Ultra 3D con memoria 3D BiCS prodotta da Toshiba. I modelli da 1 TB possono competere a testa alta con l'SSD 850 EVO di Samsung.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Avendo a disposizione il modello da 1 TB abbiamo confrontato le proposte di SanDisk e WD con prodotti analoghi di altre aziende. Nei grafici potete così vedere il Crucial MX300, il Corsair Force LE, il Mushkin Reactor, il WD Blue con memoria 2D, il Toshiba OCZ VX500 e ovviamente non poteva mancare il Samsung 850 EVO.

Prestazioni in lettura sequenziale

test 01

test 02

C'è pochissima differenza tra gli SSD SATA 6 Gbps in questo test. Sorprendentemente il Mushkin Reactor, l'unico modello con memoria MLC, è il più lento. Gli SSD WD e SanDisk guidano con un throughput di 554 MB/s, più o meno raggiungendo il limite dell'interfaccia.

Prestazioni in scrittura sequenziale

test 03

test 04

I due SSD WD e SanDisk sono molto vicini al Samsung 850 EVO per quanto riguarda le scritture sequenziali. La differenza è così piccola che possiamo trascurarla, ma non è tutto...

Test di scrittura sequenziale sull'intera capacità usabile

Abbiamo scritto l'intera capacità indirizzabile del WD Blue 3D tre volte, e in tutti i test,non abbiamo ravvisato un calo delle prestazioni rispetto al buffer SLC. A differenza della maggior parte dei prodotti TLC, l'SSD può scrivere dati a 128KB con una queue depth (QD) di 1 fino a 460 MB/s senza un calo prestazionale rilevante.

test 08

La NAND BiCS garantisce un grande miglioramento rispetto alla vecchia TLC a 15 nanometri, ma ci sono ancora alcuni problemi. Nel grafico potete vedere alcuni picchi di latenza - i punti gialli. Questi picchi li abbiamo registrati anche con la V-NAND TLC di Samsung.

Prestazioni in lettura casuale

test 05

test 06

test 07

I Blue 3D e gli Ultra 3D non superano 10.000 IOPS in questo test. I due SSD sono molto vicini e scalano bene all'aumentare dell'intensità. Tra QD4 e QD8 i due SSD BiCS sorpassano le prestazioni in lettura casuale dell'850 EVO.

Prestazioni in scrittura casuale

test 09

test 10

test 11

Quasi tutti i prodotti si comportano allo stesso modo nei test in scrittura casuale a basse QD. I produttori e i progettisti dei controller hanno incrementato le prestazioni in scrittura casuale così tanto che non è un problema per la maggior parte degli utenti. C'è stato un tempo in cui questo era il banco di prova per gli SSD consumer.

Carico sequenziale misto all'80%

test 12

Gli SSD leggono e scrivono costantemente piccoli file anche senza interazione da parte dell'utente, quindi le prestazioni con carichi misti hanno la priorità. I produttori di SSD più piccoli non si concentrano sull'ottimizzazione delle prestazioni miste, mentre le aziende più grandi l'hanno resa una pratica standard.

Carico casuale misto all'80%

test 13

I due SSD BiCS garantiscono prestazioni casuali sequenziali e miste molto buone. Le unità non sono sempre le più veloci a ogni variazione di QD, ma sono spesso tra le migliori.

Stato di equilibrio sequenziale

test 14

test 15

test 16

Abbiamo testato il controller a quattro canali Marvell 88SS1074 con NAND planare e 3D NAND Micron a 384 Gbit, ma non ne siamo rimasti impressionati. In questi grafici potete vedere due risultati, il WD Blue originale e il Crucial MX300.

Il nuovo Blue 3D e l'Ultra 3D emergono dal resto del gruppo come i migliori SSD TLC. Le unità superano persino l'850 Pro da 1 TB nel test in stato di equilibrio sequenziale. E Samsung ha progettato la serie Pro per occuparsi di questo tipo di carico.

Stato di equilibrio casuale

test 17

test 18

Le nuove unità di WD e SanDisk non garantiscono la stessa costanza prestazionale che vediamo con la memoria NAND MLC, ma sono decisamente migliori della maggior parte degli SSD NAND planari che abbiamo provato. Non siamo inclini a consigliare queste unità per un RAID 0 ad alte prestazioni; la maggior parte opterà per SSD NVMe più veloci per questo compito.

Prestazioni con software reale, PCMark 8

PCMark 8 sfrutta il software reale per misurare le prestazioni. È un benchmark ampiamente usato; persino i produttori di SSD lo riconoscono come standard industriale.

I due SSD sono molto vicini all'850 EVO in tutti i test ma non riescono mai a superarlo.

Bandwidth archiviazione

test 29

Le nuove soluzioni raggiungono 40 MB/s in meno dell'EVO di Samsung.

Prestazioni carico avanzato, PCMark 8

test 30

test 31

test 32

I nuovi SSD con memoria BiCS superano nettamente l'850 EVO quando si riprendono dopo un carico pesante. È interessante vedere come l'EVO da 1 TB sia il più lento in questo test rispetto ad altre capacità della stessa famiglia, ma ciò è dovuto principalmente al fatto che l'SSD impiega più tempo per riprendersi.

Tempo di servizio totale

test 33

test 34

test 35

I risultati sul tempo di servizio ci dicono che le nuove unità WD e SanDisk hanno latenze molto più contenute sotto costrizione estrema. Questi sono i primi SSD SATA che sono a un tiro di schioppo dai Samsung 850 Pro e dai SanDisk Extreme PRO. Abbiamo dovuto aspettare solo... 3 anni!

Tempo di occupazione disco

test 36

Le unità ci hanno restituito i punteggi di occupazione disco più bassi mai registrati con degli SSD SATA nella parte in stato di equilibrio del test.

Test di reattività

Il punteggio di reattività deriva da un sottotest nella suite BAPCo SYSmark 2014 SE. Il software usa software reali di Microsoft, Adobe e altri per far girare una simulazione d'uso in ambiente d'ufficio e registra diverse statistiche su prestazioni e consumi. Il sottotest di reattività quantifica l'esperienza utente in base alla latenza.

test 37

test 38

Gli SSD BiCS di Western Digital e SanDisk garantiscono punteggi di reattività identici e consumi quasi uguali. In questa sezione ci concentriamo sul punteggio prestazionale anziché sui consumi. Le unità hanno prestazioni impressionanti che superano quelle del WD Blue dello scorso anno. Gli SSD si posizionano bene anche rispetto al Samsung 850 EVO.

Autonomia notebook

MobileMark 2012.5 di BAPCo misura l'autonomia di un notebook da gioco Lenovo Y700-17. Come la suite SYSmark, MobileMark usa software di Microsoft, Adobe e altri per generare un carico reale.

test 39

test 40

In questo test abbiamo usato il portatile con alimentazione a batteria fino al suo spegnimento, e questo ci ha permesso di testare con i bus di sistema in modalità a basso consumo. L'unica variabile è l'SSD.