Conclusioni

Test dell'SSD Western Digital Blue da 1 TB. Dopo l'acquisizione di SanDisk l'azienda statunitense prova a trovare una sua dimensione nel mondo degli SSD.

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a cura di Tom's Hardware

I produttori di hard disk vogliono mantenere il controllo sul mercato dell'archiviazione ma con un declino delle quote del 20% è chiaro che non possono più ignorare le soluzioni basate sulla memoria flash. Sia Seagate che Western Digital hanno realizzato SSD consumer in passato con un impatto quasi nullo sull'industria. Non capivano come funzionava questo nuovo settore. Quando i produttori di memorie sono entrati nel mercato degli SSD hanno portato un nuovo modo di pensare. La dinamicità dei prezzi che cambiano rapidamente in base al prezzo dei componenti influenza il mercato degli SSD più del segmento hard disk.

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Cosa più importante, a causa della maggiore competizione, i listini non sono influenzati da un manipolo di aziende. Toshiba (con i prodotti consumer OCZ), Seagate e ora Western Digital hanno fallito nell'approcciare al mercato degli SSD perché l'hanno visto attraverso le lenti del mercato hard disk e non per quello che è in realtà. Hanno provato e continueranno ad applicare i vecchi schemi mentali al nuovo settore, anche se non funziona. Se avessero seguito il vecchio modello, gli SSD sarebbero diventati un'altra commodity con prezzi quasi fissi e poca evoluzione del prodotto.

Il SanDisk X400 da 1 TB è quasi identico al WD Blue da 1 TB, a parte il firmware aggiornato e una programmazione dell'overprovisioning rivista, che aumenta la sua resistenza. Sia firmware che programmazione sono basati sul software e l'X400 potrebbe tecnicamente operare in tale configurazione. Il Blue da 1 TB (311/341 euro) costa decisamente di più dell'X400 1TB (260 euro), ed è coperto da 3 anni di garanzia contro 5 anni. Western Digital non ha aggiunto nulla al Blue oltre a migliorare il firmware, cambiare l'etichetta e aumentare il prezzo.

Non possiamo ignorare il fatto che l'SSD Blue superi 10.000 IOPS in lettura causale con QD1. Pochi SSD consumer riescono a offrire una tale prestazione. Purtroppo i prodotti meno costosi da 1 TB con quel livello di prestazioni costano 310 euro (Blue) e 320 euro (850 EVO).

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Il prezzo del WD Blue lo pone allo stesso livello dell'850 EVO. Sfortunatamente, per WD e i consumatori, le prestazioni complessive non sono identiche. L'850 EVO include inoltre Rapid Mode, una cache basata sulla DRAM usata per ridurre l'usura e aumentare le prestazioni di scrittura e la V-NAND che scrive dati più rapidamente rispetto a quanto permesso dal bus SATA. Il WD Blue raggiunge prestazioni in scrittura sequenziale sostenuta che scendono a 300 MB/s quando il buffer SLC è pieno mentre gli SSD 850 EVO ad alta capacità non soffrono dello stesso calo. Il Samsung PM961 da 512 GB ci ha insegnato che la memoria TLC V-NAND a 48 layer offre prestazioni sequenziali sostenute in scrittura di oltre 600 MB/s. L'SSD Western Digital Blue da 1 TB sarebbe un ottimo SSD se avesse un prezzo più competitivo.