Tomb Raider: crash e problemi con schede Nvidia GeForce

Tanti giocatori PC con schede GeForce denunciano problemi con l'ultimo Tomb Raider. Nvidia conferma e dà la sua versione. Serviranno driver ottimizzati e una patch per il gioco. E AMD non può che gongolare.

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a cura di Manolo De Agostini

Numerosi giocatori lamentano diversi problemi di prestazioni e stabilità con le schede video Nvidia GeForce e l'ultima fatica di Crystal Dynamics, il reboot di Tomb Raider che sta raccogliendo un grande successo di critica e di pubblico.

Su Steam, il sito di Nvidia e i forum dedicati al videogioco si fa riferimento in particolare a ripetuti crash del titolo su configurazioni dotate di schede GeForce 600 e a problemi prestazionali nella gestione della tecnologia per il rendering dei capelli TressFX, su cui AMD e Crystal Dynamics hanno lavorato a stretto contatto e sulla quale potete trovare maggiori dettagli in questa notizia.

I driver GeForce 314.14 Beta pubblicati da Nvidia nelle scorse ore non risolvono la situazione ed è per questo che Andrew Burnes, uomo del marketing della casa di Santa Clara, è intervenuto sul sito GeForce.com per chiarire la situazione ai tantissimi possessori di una scheda grafica Nvidia.

"Siamo consapevoli dei problemi prestazionali e di stabilità che hanno le GPU GeForce che eseguono Tomb Raider alle massime impostazioni. Sfortunatamente Nvidia ha ricevuto il codice finale del gioco solo lo scorso fine settimana, e questo riduce sostanzialmente stabilità, qualità dell'immagine e prestazioni rispetto alla build che ci era stata fornita in precedenza. Stiamo lavorando con Crystal Dynamics per identificare e risolvere tutti i problemi con il gioco il più rapidamente possibile", ha affermato Burnes.

L'uomo di Nvidia ha tuttavia aggiunto che "questi problemi non possono essere completamente risolti con un driver fornito da Nvidia. Anche lo sviluppatore ha bisogno di fare dei cambiamenti al codice del gioco per risolvere i bug con le GPU GeForce. Perciò vi consigliamo di non provare Tomb Raider fino a quando tutto sarà risolto. Nel frattempo, vorremmo porre le nostre scuse ai possessori di schede GeForce che non sono in grado di avere una grande esperienza con Tomb Raider".

È probabilmente la seconda parte di questo a far pensare che AMD abbia centrato il proprio obiettivo. L'azienda di Sunnyvale è riuscita, almeno per questa volta, a travestirsi da Nvidia. Nel corso degli anni abbiamo visto un sacco di titoli di primo piano ottimizzati per le schede GeForce dare evidenti problemi sulle schede video Radeon. Questo ha influito, senza ombra di dubbio, sulle vendite di hardware.

Il rinnovato impegno nello sviluppo dei driver e quello che sembra essere un serio lavoro di supporto agli sviluppatori, è sfociato in una prima vittoria per AMD. Nella nuova strategia del produttore delle schede video Radeon c'è anche il riscatto della brutta nomea che l'azienda si è fatta negli anni passati sul fronte dei driver. Incrinare l'aurea di santità che accompagna Nvidia, ma il solo fatto di averla portata a delle scuse pubbliche è da ritenersi un grande successo.

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In questo breve commento ci sarebbe da aprire una discussione su come debbano essere viste le ottimizzazioni: manovre sleali per ottenere un vantaggio competitivo, oppure semplicemente come "leggi del mercato", dove chi prima strappa l'accordo con la software house, meglio alloggia?

Dal canto nostro, sappiamo bene che queste dinamiche hanno fatto, fanno e faranno parte del settore dei videogiochi. Ci piacerebbe solamente che tutti i giocatori, possessori di schede GeForce o Radeon, non dovessero avere a fare con problemi così evidenti.

D'altronde stiamo sempre parlando di una spesa di circa 50 euro per il gioco e centinaia per una scheda video. Alla fine chi "subisce" queste lotte è sempre il giocatore. È quindi bene che gli sviluppatori lo tengano in mente, perché le patch non possono e non devono diventare una facile scappatoia, come però già oggi spesso avviene.