Toshiba: due nuovi drive SATA per notebook

La serie GSX di Toshiba offre interfaccia Serial ATA e capacità fino a 100 GB, ma non offre prestazioni migliore rispetto alla concorrenza.

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a cura di Patrick Schmid

SATA anche per i drive notebook Toshiba

SATA Alone Won't Do

Nome mesi fa, Intel ha presentato la sua attuale piattaforma mobile Sonoma, offrendo per la prima volta nei notebook il supporto agli hard disk Serial ATA (SATA). Ad oggi l'accoglienza riservata al SATA è ancora scarsa, perchè non vi è esigenza dal punto di vista prestazionale. Mentre i veloci drive per desktop hanno tratto benefici dalle caratteristiche SATA, con una maggiore banda passante e il command queuing, la versione notebook non presenta buoni numeri, soprattutto perché le velocità di rotazione sono rimaste molto basse.

Tuttavia, il SATA è chiaramente l'interfaccia del futuro; con i suoi robusti connettori permette al notebook di raggiungere un design maggiormente flessibile, per esempio permettendo una sostituzione più facile dell'hard disk. Una volta che i prodotti Serial ATA avranno raggiunto un prezzo appetibile, potranna persino contribuire ad abbassare i costi dei notebook.

Tutti i produttori di hard disk offrono già versioni Serial ATA dei loro drive notebook. Alcune probabilmente lo fanno solo per essere presenti sul mercato, mentre altri puntano al settore ?high-density server?, dove gli hard disk da 2.5" sono l'unica strada per ridurre lo spazio delle apparecchiature. Fujitsu offre alcuni prodotti della famiglia MHV con connessione SATA; la famiglia Hitachi TravelStar figura diverse versioni SATA; Samsung ha rilasciato la serie SpinPoint M60; Seagate offre i Momentum 5400.2 e 7200.1 SATA e, infine, Toshiba ha aggiunto nel suo listino i drive GSX.

Tuttavia,la famiglia GSX non è basata su una nuova tecnologia. Piuttosto, possiamo dire che l'azienda ha ripreso i già conosciuti drive GAX e ha cambiato l'interfaccia in Serial ATA 150. Come risultato, i drive SATA di Toshiba non fornisco migliori prestazioni rispetto ai predecessori e ci chiediamo se saranno tuttavia sufficiente per competere con gli avversari.