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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Toshiba potrebbe essere il primo produttore, nel corso del 2005, ad avvalersi di un processo di produzione dei chip a 65 nanometri, una tecnologia che consentirà di produrre chip ancora più veloci, piccoli e in grado di consumare meno energia elettrica.

Una delle prime e possibili applicazioni del nuovo processo produttivo a 65 nanometri potrebbe essere dato dal nuovo chip che accompagnerà la prossima versione della PlayStation di Sony, un colosso che circa un anno e mezzo fa ha stretto una partnership con Toshiba e IBM per lo sviluppo del cuore tecnologico della sua nuova console da gioco.

Il piano di produrre chip a 65 nanometri fa di Toshiba e Sony due partecipanti di spicco in quella corsa che dovrebbe portare alcuni dei giganti del settore, come Intel e AMD, a rilasciare i primi chip a 65 nanometri entro i prossimi due anni.

La gara più imminente è quella che si sta disputando sui 90 nanometri, una tecnologia che Intel si appresta ad introdurre sul mercato con Prescott, nome in codice della nuova evoluzione del Pentium 4.

Grazie alla futura generazione di chip a 65 nanometri, Sony conta di implementare nel system-on-a-chip che equipaggerà la propria console numerose funzioni extra, fra cui la possibilità di registrare programmi TV, navigare sul Web, gestire le e-mail ed effettuare chiamate vocali..