Design, materiali e qualità
La qualità è sicuramente la prima dote del Satellite U920T, che ha un peso sostenuto per via delle leghe metalliche impiegate nella costruzione del rivestimento esterno. Tutte le parti della base sono solide, compreso il piano d'appoggio della tastiera.
Toshiba Satellite U920T - Clicca per ingrandire
La cura che è stata posta alla qualità non ha incluso l'estetica. Nel Satellite ritroviamo infatti lo stesso difetto segnalato per il Vaio Duo 11: la parte retrostante dell'LCD mette in bella mostra le viti, le guide su cui scorre lo schermo per ripiegarsi sulla tastiera e il cavo di connessione dati. Il risultato nel complesso è esteticamente migliore di quanto abbiamo visto con il Vaio, ma riteniamo che con prodotti così costosi ci sia ancora margine di miglioramento.
Sulla parte frontale invece non c'è nulla da eccepire: le rifiniture sono ben curate, il poggiapolsi e il fondo della base sono rivestiti con un materiale gommato che facilita la presa e conforta durante l'uso.
Lato destro - Clicca per ingrandire | Lato sinistro - Clicca per ingrandire |
Lato frontale - Clicca per ingrandire | Lato posteriore - Clicca per ingrandire |
La tastiera è retroilluminata, ha un design a isola che sfrutta tutta la larghezza della base e si compone di tasti larghi 16 millimetri, distanziati di 3 millimetri. Le frecce direzionali sono circondate da ampio spazio e il layout standard consente di partire subito con una digitazione spedita.
Il touchpad non è altrettanto comodo perché lo spazio a disposizione sul poggiapolsi è risicato. Ne segue che il riquadro sensibile ha una larghezza di 8,5 centimetri e un'altezza di 4,5 centimetri: un po' poco per tracciare le gesture multitouch previste da Windows 8. Il touchscreen però compensa molto bene questa carenza.
###old2226###old
Nulla risolve invece la mancanza di porte di connessione. Rispondono all'appello solo l'uscita video HDMI e due USB 3.0. Niente Ethernet, che nelle aziende sarebbe stata apprezzata, niente VGA.