Usabilità

Recensione - test del Transformer Book Flip TP500LA, l'ibrido di Asus con schermo da 15,6 pollici che si converte in notebook e tablet.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

Design

Esteriormente il Transformer Book Flip ha un aspetto gradevole grazie alla verniciatura metallica sia del coperchio sia della parte superiore della base, che richiama il metallo satinato da cui emergono i tasti neri a isola. Apparenza a parte, il materiale impiegato è plastica di ottima qualità e con le rifiniture curate nei dettagli.

Asus Transformer Book Flip TP500LA 5

Complessivamente la base è solida all'altezza del poggiapolsi, sul fondo e sulla cornice della tastiera. In corrispondenza del piano d'appoggio della tastiera si assottiglia e si rivela un po' cedevole in tutta la zona centrale: con una digitazione pesante tende a vibrare. La parte meno solida è il coperchio, che tende a flettere nella fascia centrale. Quello che appare evidente non appena si maneggia questo notebook è che è un po' più  pesante (2,36 chilogrammi) rispetto agli ibridi che presentano la stessa modalità di trasformazione, proprio per via dello schermo da 15,6 pollici.

Appurato che questo prodotto non è il candidato ideale per trasportabilità, la versatilità può soddisfare chi cerca un prodotto multimediale da usare in differenti situazioni. Grazie allo schermo girevole si può disporlo in modalità stand (con la tastiera appoggiata a un tavolo e lo schermo sollevato) o a tenda. In queste modalità lo schermo da 15,6 pollici aiuta ad apprezzare i contenuti.

Quanto al meccanismo di rotazione, il coperchio è agganciato alla base in corrispondenza delle estremità, e per questo nella parte centrale il rivestimento è più flessibile. Un inserto protettivo in plastica fissato con due viti cela il meccanismo vero e proprio, in metallo. 

Tastiera e touchpad

La base di dimensioni generose ha consentito di installare una tastiera con tastierino numerico separato (uno dei pochi ibridi in commercio con questa caratteristica) e di predisporre un ampio poggiapolsi. I tasti sono abbastanza grandi e distanziati, ma hanno un fine corsa un po' troppo ammortizzato che affatica durante la scrittura. Il problema maggiore è che non c'è la retroilluminazione quindi si fatica a digitare in penombra.

Asus Transformer Book Flip TP500LA 7

Ottimo invece il touchpad, che è sensibile al punto giusto e gestisce adeguatamente le gesture multitouch, oltre ad avere una superficie sensibile ampia (10,4 x 7,3 centimetri).

Connettività

Lo spazio per i connettori non manca. Troviamo infatti due USB 2.0, uno 3.0 e una porta HDMI, a cui si aggiungono un lettore per le schede SD e una presa jack per microfono e cuffia. A sinistra ci sono il bilanciere del volume e il pulsante Windows, utili quando si lavora in modalità tablet. Ricordiamo che sul modello commerciale la posizione dei connettori è differente per fare spazio all'unità ottica.

Schermo

Uno dei punti deboli del modello che abbiamo provato è lo schermo da 15,6 pollici a 1366 x 768 pixel: una risoluzione scelta sicuramente per tenere basso il prezzo. Esiste anche un prodotto Full HD nel listino Asus per chi gradisce tutti gli altri aspetti di questo ibrido tranne lo schermo.

Cattura3

La risoluzione non è l'unico limite del display, che ha una luminosità di 153 candele al metro quadro, un valore basso che, unito al trattamento lucido tipico degli schermi touch, rende difficile la leggibilità dei contenuti in condizioni di luce ambientale intensa.

Non brillano nemmeno la copertura dello spazio colore sRGB, pari al 64,3%, e il DeltaE, che è 9,23 - contro un valore ottimale pari a zero.

 

Ricordiamo tuttavia che stiamo parlando di un prodotto da 500 euro, una categoria in cui difficilmente si trovano schermi con risoluzioni superiori all'HD e di qualità eccelsa.

Leggi anche: Guida mensile all'acquisto del notebook

Da notare che è preinstallata l'app Splendid, che permette d'impostare le tre modalità di visualizzazione Normale, Teatro e colori vividi, oltre che ottimizzare la temperatura colore manualmente. Non è flessibile come l'omonima versione per tablet e smartphone, ma è abbastanza efficace. Purtroppo l'angolo di visualizzazione è stretto: se vi posizionate troppo lateralmente noterete delle variazioni di colore.

Prova d'uso

Abbiamo usato questo prodotto per lavorare per qualche giorno sia in ufficio sia a casa. Confermiamo che, dato tecnico a parte, è pesante e ingombrante né più né meno degli altri prodotti da 15,6 pollici. Il Transformer Book Flip oltre che un notebook è anche un tablet, e non è confortevole da usare in quest'ultima modalità.

Ecco perché durante la prova d'uso l'abbiamo usato molto in modalità notebook e in alcuni casi in quella a tenda, ma decisamente poco come tablet. In questi frangenti abbiamo notato che la cornice attorno al display è piuttosto larga, in controtendenza rispetto alla moda delle cornice ultrasottili o assenti, ma ha una sua utilità: serve per tenere in mano il prodotto in modalità tablet senza fare selezioni indesiderate sullo schermo.

In secondo luogo il pulsante di accensione è collocato sul lato sinistro per poter essere usato agevolmente anche in modalità tablet. Al contrario di molti concorrenti il pulsante Windows non è sulla cornice del display ma di lato, anche qui per ragioni di praticità.

In modalità a tenda è comodo da usare sul divano e in diverse situazioni in cui c'è un piano d'appoggio poco stabile, e la possibilità di regolare l'inclinazione del coperchio a piacimento rende il Transformer Book molto versatile. Questa caratteristica, insieme al prezzo basso, è probabilmente il valore aggiunto di un prodotto che non ha uno schermo eccezionale, ma che può andare bene per chi deve solo aggiornate i social, navigare in Internet e scrivere qualche documento con la flessibilità maggiore possibile e una spesa contenuta.

Asus Transformer Book T300 Chi

Recensione Lenovo Yoga 3 Pro, l'ultrabook convertibile

HP Spectre x360, notebook e tablet di lusso per palati sopraffini

Nell'uso come notebook abbiamo patito la mancanza della retroilluminazione, e non abbiamo apprezzato il fatto che se si reclina lo schermo di un'angolazione maggiore di 150 gradi il peso dello schermo fa sollevare la base nella parte anteriore. Un effetto collaterale spiacevole che abbiamo già incontrato in passato con altri ibridi e che abbiamo scoperto cercando un angolo di visualizzazione che non mettesse in risalto i riflessi del trattamento lucido dello schermo. In modalità tenda invece è molto stabile e permette di effettuare le selezioni con il touchscreen senza far vibrare il coperchio.

Per il resto avremmo apprezzato una tastiera con pulsanti meno molleggiati sul fine corsa.  Le prestazioni del modello di pre produzione con CPU Core i7 che abbiamo provato sono uno dei comparti di cui non c'è da lamentarsi: con una ventina di tab aperte, Word e un video in background abbiamo lavorato senza problemi. Per beneficiare delle stesse prestazioni dovrete passare direttamente al modello TP500LN che però ha una quotazione di listino di un migliaio di euro.