TravelStar 7K200 e 5K250, 200 GB e oltre per i notebook

Mentre il mercato degli hard disk è in fermento grazie ai Flash SSD e gli hard disk ibridi, Hitachi presenta due nuovi modelli di punta che si posizionano al vertice del settore dei dischi da 2.5".

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a cura di Patrick Schmid

Hitachi scala l'olimpo degli hard disk per notebook

Hitachi Climbs The Notebook Hard Drive Olympus

Gli hard disk per notebook da 250 GB sono in circolazione dal giugno scorso, quando Western Digital presentò il suo WD2500BEVS Scorpio. Gli altri produttori arrivarono poco dopo: Samsung ha presentato lo Spinpoint M5S HM250JI e Fujitsu ha il modello MHY2, che ancora non abbiamo recensito. Lo stesso discorso vale per la serie Toshiba 46GSX, mentre Seagate è sul punto di presentare la sua quarta generazione della serie Momentus, la 5400.4. Oggi Hitachi tenta di conquistare il trono in questo settore, con due modelli. Il Travelstar 7K200 è pensato per superare i suoi diretti concorrenti, mentre il 5K250 dovrebbe fornire sia un'elevata capacità che prestazioni convincenti.

La differenza nelle prestazioni nel segmento degli hard disk da 3,5" è meno significativa, rispetto a quella nel comparto notebook. I produttori che hanno presentato supporti da 1 TB hanno fatto più scalpore degli altri, con le soluzioni derivate, che rappresentano la soluzione più veloce sul mercato. Scegliere l'hard disk notebook ideale, tuttavia, è diventato molto difficile, perché una maggiore capacità non è automaticamente sinonimo di migliori prestazioni. Alcuni produttori di hd da 2,5", come Fujitsu, Hitachi, Seagate e Toshiba, propongono sia soluzioni da 7,200 RPM per client attenti alle prestazioni e modelli da 5,400 RPM, per offrire la capacità massima di 250 GB per piatto. Le soluzioni più veloci sono ancora quelle che si fermano a 200 GB (Hitachi, Seagate, Toshiba) o a 160 GB (Fujitsu).

Non c'è solo il  recente salto in avanti delle prestazioni, nel segmento da 2,5": sono emerse, infatti,  due tecnologie che hanno reso la scelta molto difficile, in particolare agli appassionati. Gli hard disk ibridi (H-HDD) mettono a disposizione circa 256 MB di memoria flash per immagazzinare i dati del sistema operativo, o i dati applicazione usati più spesso. Questi prodotti sono stati sviluppati per ridurre i tempi d'attesa per l'utente, e aggiungono un "effetto collaterale" interessante, vale a dire consumi più bassi, perché non mettono in moto la meccanica del disco. Samsung e Seagate hanno già nel loro catalogo questo tipo di soluzioni, ma ricordate che, per avere qualche beneficio serve Windows Vista (quindi è bene domandarsi se il gioco valga la candela).

La seconda tecnologia che compete con gli hard disk convenzionali è sviluppata interamente attraverso le memorie Flash, con i cosiddetti Solid State Disk (SSD). Nei mesi passati abbiamo dato uno sguardo ad un prototipo di Samsung, e al primo modello messo in commercio, il SanDisk SSD SATA5000, con capacità di 32 GB. Queste soluzioni hanno latenze eccezionali in lettura, e lo stesso vale per la velocità di trasferimento, ma le latenze in scrittura restano un problema. Di fatto, la latenza in scrittura è diverse volte più alta, rispetto al tempo di accesso che possiamo ottenere con un hard disk meccanico. Se a questi ostacoli aggiungiamo i costi elevati, gli hard disk SSD non sono, attualmente, una scelta valida per gli utenti affamati di prestazioni, anche perché che e Windows Vista si mangerà, da solo, circa 10 GB.

Gli hard disk standard non sono così male, dato che l'ultima generazione raggiunge quasi i 60 MB/s (5,400 RPM) o 70 MB/s (7,200 RPM) per soli 160 e 180 euro. Di contro, dovreste prepararvi per spendere più del doppio per soluzioni Flash SSD da 32 GB, e oltre dieci volte di più per soluzioni a 128 GB.