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a cura di Dario D'Elia

AllâÂ?Â?inizio della settimana il Senato della Repubblica ha avuto qualche problemino con i computer. Niente di anomalo, se non fosse che il trojan che ha ammorbato per almeno due giorni lâÂ?Â?intera rete interna ha bloccato una serie di immagini porno gay su numerosi monitor. DevâÂ?Â?essere stato uno spettacolo davvero sconvolgente per una buona parte della classe politica. Alcuni avranno reagito sorridendo, altri domandandosi quale fosse la qualitÃ?  dei sistemi di sicurezza, altri ancora magari, approfittando dellâÂ?Â?occasione, avranno iniziato a raccogliere nuove firme per la realizzazione di un nuovo partito ultra-conservatore, che salvi le masse da cotanta volgaritÃ? .

Insomma, il palazzo Ã?¨ stato attaccato da una variane del worm Rbot, e gran parte dei computer di Palazzo Madama sono stati resi inutilizzabili, senza possibilitÃ?  di accesso alle normali applicazioni e al Web.

Da dicembre, come era stato programmato dai tecnici, questo tipo di incidenti potranno essere circoscritti grazie a un sistema di âÂ?segmentazioneâÂ? della rete informatica. NellâÂ?Â?ultimo anno, infatti, gli attacchi tramite virus sono aumentati del seicento percento.

âÂ?Â?Non posso esimermi dal rilevare che un maggiore coraggio nella migrazione a macchine che utilizzano sistemi operativi open, come Linux, avrebbe evitato quanto Ã?¨ avvenuto" - ha commentato Fiorello Cortiana, presidente dell'intergruppo bicamerale per l'innovazione tecnologica - "come forse Ã?¨ noto il Senato ha cominciato quest'anno ad avvalersi di alcuni sistemi Open Source, serve piÃ?¹ coraggio in queste scelteâÂ?.

âÂ?Â?Non voglio fare dietrologie sul blocco dei sistemi operativi"âÂ?Â? ha concluso Cortiana âÂ?Â? "mi risulta che un virus estremamente aggressivo e di recentissima progettazione si sia introdotto nel sistema e che i tecnici in poche ore lo abbiano identificato e stiano lavorando per riportare la situazione alla normalitÃ? âÂ?.