TSMC lavora sui 4nm e intanto pensa di abbandonare Huawei

TSMC annuncia l'introduzione del processo litografico a 4nm, ma rischia di perdere le entrate di Huawei.

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a cura di Jacopo Ferrante

TSMC, la più grande fonderia di Taiwan, ha annunciato lo sviluppo del nodo a 4nm, un'evoluzione dell'attuale processo a 5nm. La nova tecnologia di miniaturizzazione permetterà di migliorare le prestazioni e l'efficienza dei chip, come accaduto per il nodo a 6nm (a sua volta un'evoluzione di quello a 7nm). I 4nm consentiranno alle aziende di usufruire di una litografia più avanzata senza dover modificare il design dei chip, insomma, quando si dice prendere due piccioni con una fava.

TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) sta investendo moltissimo con l'obiettivo di imporsi come fonderia numero uno al mondo. Il nodo a 5nm è già entrato in mass production, al punto che qualche settimana fa si è vociferato di un eventuale produzione dei Ryzen 4000 proprio con quest'ultimo.

Nel frattempo, l'azienda prosegue lo sviluppo del processo produttivo a 3nm, la cui risk production dovrebbe cominciare nel primo semestre del 2021, mentre la produzione in volumi è prevista per il 2022. Come se non bastasse, il presidente di TSMC, Mark Liu, ha anche dichiarato agli investitori che la società ha avviato lo sviluppo del nodo a 2nm e che è già in trattativa per i 4nm.

Ma non è tutto rose e fiori, infatti il colosso di Taiwan rischia di andare incontro a un'enorme sfida: secondo Reuters, l'amministrazione Trump intende estendere il ban di Huawei anche ai produttori di chip, e tra questi figura anche TSMC. Qualora questo scenario avesse luogo, la fonderia perderebbe uno dei suoi più importanti partner commerciali: Huawei infatti è responsabile del 15-20% delle entrate annuali dell'azienda, stando a Nikkei Asian Review.

Pare dunque che la guerra commerciale tra USA e Cina sia ancora lontana dai titoli di coda, e TSMC potrebbe andarci di mezzo. Al momento, la società è in trattativa con il governo americano per la costruzione di una fabbrica per i 5nm in Arizona, all'interno di un piano più ampio per rendere gli Stati Uniti indipendenti dall'Oriente.

A detta di Mark Liu, l'azienda sarebbe pronta a rimpiazzare Huawei e colossi americani come AMD e Nvidia potrebbero rapidamente approfittarne. Il Team Red in particolare sta cercando di imporsi anche nel mercato mobile con le nuove APU Ryzen 4000, che offrono notevoli prestazioni. Se l'azienda riuscisse ad aumentare la produzione dei suddetti chip potrebbe creare non pochi problemi a Intel, che fatica ancora con i suoi 10nm.

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