Twitter #rechercheParis e Uber

Facebook, Twitter, Airbnb, Skype, Hangouts e Uber il 13 novembre si sono attivati per far fronte all'emergenza di Parigi.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Anche Twitter non si è tirato indietro, anzi si è distinto come hub per la diffusione di notizie (anche grazie a Moments), segnalazioni, video (con il live streaming di Periscope) e comunicazioni istituzionali.

#PorteOuverte
#PorteOuverte

L'hashtag #rechercheParis ha consentito di individuare o segnalare persone scomparse. #PorteOuverte è stato impiegato per attivare una sorta di catena dell'ospitalità a favore delle persone prive di un luogo dove soggiornare. In 10 ore ha generato 1 milione di tweet, con 7.000 tweet al secondo nei momenti di picco.

Uber il 13 novembre è quasi andato in tilt per le chiamate e tutti gli autisti della zona sono stati impegnati per il trasporto. Ogni attività è proseguita per tutta la notte del 13 novembre, come ha sottolineato il portavoce della filiale francese, ed è stato disattivato il sistema di tariffazione dinamica che mette in relazione domanda e offerta. Per tutto il weekend è stata sospesa la sovra-tariffazione.