Ubuntu 12.04 emette i primi vagiti, sono grida di riscossa?

Disponibile da qualche giorno Ubuntu 12.04 Alpha 1. La prima pietra della nuova versione LTS è stata posata, un punto di partenza su cui far convergere gli sforzi per tornare nel cuore dei vecchi aficionados, che non hanno digerito il passaggio all'interfaccia Unity.

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a cura di Manolo De Agostini

Ubuntu 12.04 muove i primi passi. Nei giorni scorsi Canonical ha reso disponibile la prima versione alpha di "Precise Pangolin", la nuova distro che sarà pronta ad aprile. Si tratterà di una build LTS (Long Term Support), cioé sarà supportata per cinque anni, sia per quanto riguarda la versione desktop che quella server.

Ubuntu 12.04 è basata sul kernel Linux 3.2, è disponibile per piattaforme x86 (anche a 64 bit) e come preannunciato offrirà supporto anche alle piattaforme ARM. Per questa versione alpha il team di Canonical ha lavorato in modo da migliorare la compatibilità con le piattaforme Intel Sandy Bridge e tra le novità si contano la nona versione di Firefox e Thunderbird, ancora in via di sviluppo.

Trattandosi di una versione intermedia, non consigliamo d'installarla, salvo abbiate un muletto su cui farlo in tutta sicurezza. Segnalando bug potrete aiutare Canonical a offrire un prodotto finale migliore. Il lavoro da fare è tanto: ci sono quasi 2000 bug da chiudere entro aprile.

Ubuntu 12.04 dice addio a Banshee come player predefinito per la musica e dà spazio a Rhythmbox. Sono stati rimossi anche Tomboy (per prendere note) e l'insieme di giochi "cerebrali" Gbrainy. Nell'Ubuntu Software Center vengono visualizzate più immagini a corredo delle varie applicazioni.

Canonical sta lavorando anche per includere l'Ubuntu One Music Store, ma questa applicazione non fa parte della versione alpha.  Stando alla scaletta la seconda alpha è attesa all'inizio di febbraio, poi si passerà alla Beta 1 entro la fine dello stesso mese, sul finire di marzo arriverà la Beta 2, e poi a inizio aprile sarà distribuita la RC. Se tutto andrà bene entro la fine di aprile la nuova distro sarà completata.

Sarà interessante capire se la nuova versione tornerà a ruggire, riguadagnando la fiducia degli utenti che non hanno digerito Unity e altre scelte. Diversi appassionati sono passati ad altre distro, tra cui Linux Mint, astro nascente della scena open source. Il pangolino, con la sua corazza e gli artigli, riuscirà a difendersi dalle altre distribuzioni? È presto per dirlo, e in ogni caso in bocca al lupo a Canonical!