Ubuntu Linux sfonda, HP l'ha scelto per la sua cloud

HP ha scelto Ubuntu quale sistema operativo di riferimento per il suo nuovo servizio Cloud. La tecnologia OpenStack supporta più piattaforme ma la collaborazione nello sviluppo con Canonical è privilegiata.

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a cura di Dario D'Elia

Canonical ha confermato che il sistema operativo Ubuntu Linux sarà il primo a supportare il servizio cloud di HP. La notizia non sorprenderà gli estimatori del mondo open source, ma per gli addetti ai lavori è senza dubbio una novità interessante – una manifestazione di maturità del progetto. HP ha recentemente aperto una Beta privata del suo servizio cloud (infrastructure-as-a-service) che offrirà capacità di computing in remoto e spazio di archiviazione sfruttando la tecnologia OpenStack. 

Ubuntu e Openstack

Da rilevare sopratutto che quest'ultima soluzione, free open source con licenza Apache, è stata curata da Rackspace Cloud (progetto Cloud Files) e NASA (progetto Nebula), nonché sostenuta da più di 100 società IT come ad esempio Citrix Systems, Dell, AMD, Intel, Canonical, HP e Cisco. Quel che conta è che è compatibile con più sistemi operativi e piattaforme di virtualizzazione, come VMware, Hyper-V, Windows, Xen. HP sul fronte open-source può vantare come hypervisor KVM e sul fronte OS il noto Ubuntu.

"HP ha scelto Ubuntu quale sistema operativo di riferimento (host e guest) per il suo Cloud Pubblico", conferma Canonical. "HP e Canonical stanno lavorando a stretto contatto sulla Beta privata per essere certi di fornire la più sicura, scalabile, cloud aziendale a tutte le imprese di ogni dimensione".

Insomma Ubuntu sarà trattato con un occhio di riguardo. E chi avrebbe mai detto che una delle piattaforme più gradite all'ambiente Linux (consumer) sfondasse anche in quello business? Beh, sicuramente tutta la sua comunità di estimatori.