Ultrabook ancora più sottili e leggeri, ma per farne cosa?

Dischi fissi dello spessore massimo di 5 millimetri e display da 3 millimetri per assottigliare ancora di più le linee degli ultrabook. L'azienda di Santa Clara prevede inoltre di installare un sistema di ricarica wireless per gli smartphone usando l'ultrabook come fonte energetica.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Le novità che Intel ha in serbo per gli ultrabook non sono finite. All'IDF in corso a Pechino l'azienda ha spiegato che i prodotti di questa categoria dovranno un giorno essere più leggeri, e soprattutto più sottili. A prescindere che abbiano in dotazione display da 11,6 o da 15 pollici, l'imperativo sarà creare prodotti con uno spessore inferiore a 18 millimetri.

Per raggiungere lo scopo bisognerà usare batterie più sottili, ma anche dischi fissi con spessore massimo di 5 millimetri. I modelli attualmente installati arrivano a 7 millimetri, come il Western Digital Scorpio Blue da 500 GB in 7 mm annunciato ieri, che a questo punto sembra inutile.

Secondo Intel gli ultrabook devono essere più sottili

Intel ha evidentemente presente il progetto realizzato dai ricercatori della A*Star Data Storage Institute (DSI) di Singapore, che a fine 2011 avevano annunciato di avere realizzato il primo disco fisso ibrido da 5 millimetri. Il progetto era indirizzato ai tablet, ma è chiaro che si presta anche i portatili.

Fra gli altri componenti che saranno coinvolti in questa rivoluzione ci sono anche gli schermi: Intel ha sentenziato che quelli da 5 millimetri che si montano oggigiorno sono da pensionare, e al loro posto bisogna usare prodotti da 3 millimetri. Non vanno bene nemmeno le unità ottiche, che oggi hanno uno spessore di 9 millimetri: i produttori di componenti dovranno trovare il modo per assottigliarli fino a valori compresi fra 7 e 8,5 millimetri.

I dischi fissi devono avere uno spessore massimo di 5 millimetri - Clicca per ingrandire

Ci chiediamo se sia il caso di estremizzare così tanto lo spessore dei prodotti: il passaggio da 1,8 a 1,3 centimetri complessivi è davvero in grado di cambiare la vita agli utenti? Per attirare l'attenzione dei consumatori Intel ne ha pensata un'altra e ha illustrato all'IDF un progetto per la ricarica wireless, che nella visione di Intel dovrebbe trasformare i notebook in caricatori senza fili per smartphone. In sostanza, lavorando alla scrivania con il telefono accanto al notebook, la batteria dello smartphone si ricaricherà senza bisogno di un collegamento cablato. 

Il sistema di ricarica wireless - Clicca per ingrandire

La batteria del portatile durerebbe meno, o impiegherebbe più tempo a ricaricarsi se nel frattempo dovesse erogare corrente all'esterno, ma per le situazioni d'emergenza potrebbe essere una buona soluzione. Oltretutto Intel ha fatto sapere che sta sviluppando un software per controllare la ricarica wireless in modo da poterla disattivare automaticamente quando il livello di ricarica della batteria dell'ultrabook scende sotto a una soglia predefinita.

L'idea in questi termini è interessante perché significherebbe poter viaggiare solo con l'alimentatore del portatile, ma l'ipotesi ci sembra lontana dalla possibile concretizzazione, meglio aspettare prima di urlare al miracolo.