Ultrabook con schermi da 3840 x 2160 pixel allo studio

Gli ultrabook di prossima generazione potrebbero installare display Sharp con tecnologia IGZO: sono più sottili degli schermi tradizionali, consumano meno e consentono una densità maggiore di pixel, quindi risoluzioni altissime. C'è già un prototipo da 13,5 pollici a 3840 x 2160 pixel.

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a cura di Elena Re Garbagnati

In futuro gli ultrabook potrebbero integrare display IGZO (Indium Gallium Zinc Oxide) prodotti da Sharp. La scelta sarebbe dettata dalle caratteristiche di questo materiale, che sostituisce il tradizionale silicio amorfo, e che consente di ottenere transistor più piccoli e dal minor consumo.

Il motivo è chiaro: Intel sta lavorando per ridurre i consumi dei processori e prolungare l'autonomia dei portatili, ma la maggior parte della corrente viene assorbita dallo schermo, quindi i passi avanti che si possono fare sono limitati. A meno che non si mettano da parte le attuali tecnologie LCD a favore di qualcosa di più efficiente.

La tecnologia IGZO consente di fabbricare display per notebook da 3840 x 2160 pixel

La nuova frontiera sembra essere appunto la tecnologia IGZO, che peraltro consente una densità maggiore di pixel (e quindi risoluzioni elevatissime, fino a 300 dpi) senza penalizzare la trasmissione di luce attraverso lo schermo e, quindi, senza bisogno di una retroilluminazione di elevata intensità.

Oltre tutto i prodotti di questo tipo hanno anche il vantaggio di essere più sottili rispetto agli LCD tradizionali, apportando benefici anche alla trasportabilità e allo spessore dei prodotti. Sharp sta lavorando a questa tecnologia da tempo e i primi prodotti dovrebbero esordire a fine anno: si parla di un modello da 10 pollici per tablet o notebook con risoluzione di 2560 x 1600 punti a 300 dpi, di un 7 pollici per tablet con risoluzione 800 x 1280 pixel, equivalenti su questa diagonale a 217 dpi.

Sembra che Sharp abbia proposto a Intel anche un prototipo per ultrabook, caratterizzato da una diagonale di 13,5 pollici e da risoluzione di 3840 x 2160 pixel. Il direttore finanziario Tetsuo Onishi ha sottolineato che questi schermi sono la soluzione ideale per gli ultrabook con Windows 8.

Stando a una notizia battuta dall'agenzia Reuters qualche giorno fa, infine non è da scartare l'ipotesi che Intel possa diventare uno dei maggiori azionisti di Sharp per assicurarsi lo sviluppo di questa tecnologia. Ricordiamo che l'azienda di Santa Clara ha già firmato accordi con diversi produttori di pannelli LCD per garantirsi un adeguato approvvigionamento di schermi touchscreen in vista dell'annuncio di Windows 8.

Con gli schermo IGZo gli ultrabook potrebbero essere più sottili e con un'autonomia più prolunngata

Una curiosità: fra le varie ipotesi che sono circolate prima dell'annuncio dell'iPad di ultima generazione c'erano indiscrezioni che riguardavano la possibile adozione da parte di Apple della tecnologia IGZO al posto di quella IPS. Le caratteristiche tecniche del tablet di Apple hanno smentito tutto, ma non è da escludere che questa tecnologia interessi ancora gli ingegneri di Cupertino.

In questo caso la mossa di Intel non sarebbe solo finalizzata a migliorare al dotazione dei suoi prodotti, ma a chiudere le porte a una concorrenza sempre più fastidiosa. Per non parlare del fatto che il Retina Display non sarebbe più una prerogativa del MacBook. L'unica perplessità su questo piano quasi perfetto è il prezzo: a quanto si arriverà con i listini? Forse è meglio non saperlo per adesso.