Un gioco con l'FBI, e un inseguimento di 17 mesi
Kevin Poulsen
Durante gli anni '80 un'altro nome circolava negli uffici dell'FBI: quello di Kevin Poulsen. Fu arrestato la prima volta nel 1984, quando aveva 24 anni, accusato di numerose intrusioni in server telefonici e informatici, con molte prove a suo carico. Fuggì, però, prima di comparire di fronte al giudice, e riuscì a restare latitante per 17 mesi. Durante questo periodo realizzò il suo hack più famoso.
Poulsen approfittò di un gioco radiofonico. Una radio di Los Angeles offriva una Porsche all'ascoltatore che avesse realizzato la chiamata numero 102. Poulsen prese il controllo di tutte le linee telefoniche, bloccando tutte le chiamate in arrivo, e assicurandosi di vincere il premio. L'intento, riuscito, era quello di provocare le autorità, mettendo a segno un colpo e sparendo di nuovo, con gli agenti federali alle costole.
Nell'aprile del 1991 fu arrestato, grazie ad una soffiata anonima che ne rivelò la presenza in un supermercato nelle periferie di Los Angeles. Nel 1994 fu condannato a quattro anni di prigione, la sentenza più pesante mai inflitta ad un hacker, fino a quel momento.