Un ransomware ha fermato la produzione di NAND Toshiba?

I ransomware non colpiscono solo i computer delle persone comuni, ma anche le fabbriche. L'ultima vittima sembra essere Toshiba, costretta a interrompere la produzione di memoria NAND flash in Giappone per alcune settimane.

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a cura di Manolo De Agostini

Anche Toshiba vittima dei ransomware, i malware che impediscono di usare il sistema infettato e chiedono un riscatto per renderlo di nuovo operativo. Il problema è che a essere colpito non è stato il PC di qualche pezzo grosso, ma una non meglio precisata rete interna. Questo avrebbe portato alla sospensione della produzione di memoria NAND flash negli impianti giapponesi per alcune settimane.

A darne notizia è il quotidiano taiwanese Digitimes, citando fonti tra i distributori. "Toshiba ha deciso di fermare la produzione per 3-6 settimane per affrontare l'hacking. La produzione ora è ritornata alla normalità, ma si è verificata una contrazione di quasi 100.000 wafer". Insomma, svariate migliaia di terabyte non hanno raggiunto il mercato.

toshiba nand

Oltre al danno quindi, la beffa, non solo per Toshiba e i suoi partner, ma anche per i consumatori di tutto il mondo. L'incidente infatti arriva in un momento in cui c'è molta richiesta di memoria NAND flash da due settori in particolare, i server e gli smartphone, e una capacità produttiva che stenta a tenere il passo. Un'ulteriore riduzione della capacità produttiva non è quello che serve per calmierare i listini delle memorie NAND.

Di recente gli analisti di DRAMeXchange hanno pronosticato un ritorno all'equilibrio nel 2018, con la produzione che sarà in grado di tenere il passo della domanda. "La domanda ha superato la produzione per sei trimestri consecutivi a partire dal Q3 2016 [...], ma la capacità prodotta crescerà del 43% nel 2018, mentre la domanda di bit dovrebbe salire del 38%".

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Come si può intuire, la sospensione della produzione potrebbe rimandare (anche se fortunatamente di poco) la rincorsa di Toshiba - seconda dietro a Samsung per volumi prodotti - nel soddisfare le necessità dei propri clienti, tra cui Apple e molti altri.

Il passaggio alle memorie 3D NAND con 64 e 72 layer dovrebbe addirittura portare a una leggera sovrapproduzione nel primo trimestre 2018, quando la richiesta di computer e smartphone scenderà dopo il più vivace periodo natalizio.

ransomware

La divisione NAND di Toshiba dovrebbe superare con relativa facilità anche quest'ennesima avversità. Grazie alla vendita di Toshiba Memory al consorzio guidato da Bain Capital LP per circa 18 miliardi di dollari (un capitolo non completamente chiuso), la divisione potrà contare sull'iniezione di circa 9 miliardi di dollari per crescere ulteriormente stando a quanto dichiarato dallo stesso consorzio.


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