Un sedicenne s'infiltra alla NASA

Con la nascita dei PC sono nati anche gli hacker. Abbiamo raggruppato in questo articolo le 15 imprese più famose della storia dell'informatica.

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a cura di Tom's Hardware

Un sedicenne s'infiltra alla NASA

Johnatan James

Dopo l'esercito e il Pentagono, gli hacker a caccia di fama puntavano ai server della NASA, la cui sicurezza è famosa. Nel 1999 un giovane hacker, nickname "c0mrade", alias Johnatan James, riuscì nell'impresa, a soli sedici anni.

Tra il 29 e il 30 di giugno questo giovane pirata portò lo scompiglio tra i server della NASA, con un semplice Pentium. Ottenne l'accesso violando la password di un server dell'Agenzia Governativa dell'Alabama. Una volta dentro, era libero di muoversi all'interno della rete, e di sottrarre molti documenti, compreso il codice sorgente della Stazione Spaziale Internazionale.

Houston, abbiamo un problema

Secondo la NASA il valore dei dati rubati da James si aggirava intorno a 1,7 milioni di dollari. Per fermare l'attacco furono obbligati a fermare e riavviare i sistemi, con un'ulteriore perdita di 41000 dollari. La NASA fece di tutto per catturare il giovane hacker, cosa che avvenne in breve. Per sua fortuna, la giovane età salvò James dalla prigione. Secondo alcuni avvocati, se si fosse trattato di un adulto gli avrebbero dato dieci anni, per aver violato la sicurezza nazionale. Johnatan, in ogni caso, si prese la sua soddisfazione, affermano che "Quel codice faceva schifo [...] non vale di certo tutti quei soldi".

Computer e omini verdi, voglio vederci chiaro!

Gary McKinnon

I fatti di Roswell e l'Area 51alimentano da sempre voci irrefrenabili, sul fatto che l'esercito degli Stati Uniti stia nascondendo qualcosa che lo lega agli extraterrestri. Per alcuni si tratta di fantasie, per altri di fatti molto seri, per altri ancora di un complotto di un qualche genere. Un hacker decise di trovare da sé la risposta. Come? "Invadendo" i computers dell'esercito.

La curiosità uccise il gatto, o almeno lo mise in galera

Gary McKinnon è un hacker inglese che, come molti, è spinto da una curiosità irrefrenabile. Si rese presto noto per "il più grande attacco informatico mai portato ad un sito militare". Era convinto che l'esercito stesse nascondendo qualcosa sugli UFO, quindi, tra i 2001 e il 2002, decise di entrare nei server della NASA. Le tracce portavano a computers dell'Esercito, Marina, Dipartimento della Difesa, Aviazione e Pentagono. In totale violò 97 macchine, sempre alla ricerca d'informazioni sui dischi volanti.

Il Governo degli Stati Uniti, ancora una volta, risalì velocemente a McKinnon, e si mise in caccia. Fu arrestato la prima volta nel 2002, per poi essere rilasciato per mancanza di prove. Nel 2005 fu arrestato nuovamente: questa volta fu rilasciato sulla parola, ma gli fu proibito di accedere ad Internet. In caso di estradizione negli Stati Uniti, potrebbe essere condannato a 70 anni di carcere.