Usate Zoom? Correte ad aggiornare, la nuova versione sarà obbligatoria dal 30 maggio

Gli utenti che non aggiorneranno saranno tagliati fuori non potendo partecipare alle videochiamate.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

La versione 5.0 del noto client per le videochiamate Zoom, la cui popolarità è cresciuta velocemente nel nostro Paese per via della necessità di lavorare da casa causata dal covid-19, sarà obbligatoria per tutti a partire dal 30 maggio. Non fatevi trovare impreparati, gli utenti che non aggiorneranno non potranno utilizzare il servizio ne unirsi alle videoconferenze.

Zoom 5.0 è stato rilasciato il 27 aprile scorso e comprende dei cambiamenti importanti legati alla sicurezza degli utenti. Dopo le polemiche relative ai vari problemi di sicurezza che hanno afflitto la piattaforma, Zoom ha deciso di correre ai ripari e sta costantemente migliorando il proprio servizio. Proprio per garantire migliori standard di sicurezza ora Zoom sta chiedendo ai propri utenti PC, Mac, Android e iOS di controllare di disporre dell'ultima versione del client che diventerà obbligatoria a partire dalla fine di questo mese.

L'aggiornamento comprende l'utilizzo della cifratura GCM AES a 256 bit per impedire ai malintenzionati di intercettare le videochiamate, pratica definita Zoombombing. Aggiunta la possibilità di scelta per gli host di permettere agli altri partecipanti di condividere il proprio schermo, di rinominarsi e di scrivere in chat.

Gli host potranno anche segnalare gli utenti al team Trust & Safety di Zoom, rimuovere utenti dalla videochiamata, bloccare i propri meeting dopo l'arrivo di tutti i partecipanti per evitare fastidiose interruzioni e abilitare la sala d'attesa anche a meeting già avviato.

Più interessante per chi è a caccia dei furbetti che condividono le registrazioni delle chiamate senza permesso è il watermark audio. Se attivata, questa nuova funzione aggiungerà un impercettibile watermark audio, per l'appunto, contenente le informazioni personali dell'utente che ha registrato il meeting. Ciò può aiutare il team di Zoom ad identificare quale utente è stato a registrare l'audio in caso di condivisione senza autorizzazione. Aggiunta anche la possibilità di utilizzare un watermark testuale contente l'indirizzo email dell'utente che effettua uno screenshot della condivisione dello schermo durante i meeting.

Per maggiori informazioni riguardo tutte le novità incluse in Zoom 5.0 vi rimando al post pubblicato sul blog ufficiale dell'azienda. Utilizzate Zoom per lavoro oppure vi affidate ad altre piattaforme? Avete già aggiornato? Fatecelo sapere qui nei commenti.

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