USB 3.0 su chipset Intel, meglio tardi che mai

Intel potrebbe essere pronta a introdurre il supporto allo standard USB 3.0. I protagonisti del passaggio saranno i chipset per processori Sandy Bridge, che saranno distribuiti con il nome di Cougar Point.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Intel sembra essersi finalmente decisa ad adottare lo standard USB 3.0 sul design di riferimento per le schede madre. Se le voci saranno confermate, la novità sarà introdotta in occasione dell'IDF (Intel Developer Forum) di San Francisco, che si terrà la prossima settimana.

Un prototipo USB 3.0, nome in codice GuNdAm.

Il produttore di chip introdurrà quindi l'interfaccia USB 3.0 con i nuovi chipset Cougar Point, dedicati ai processori con architettura Sandy Bridge, portandosi alla pari con la concorrente AMD. Il produttore del Phenom, infatti, già offre l'USB 3.0 con la piattaforma Fusion.

L'azienda di Santa Clara è stata criticata a più riprese per il ritardo nell'adozione dello standard USB 3.0. Di fatto molti la ritengono la diretta responsabile della risicata diffusione della nuova connessione. Agli utenti per il momento non resta che affidarsi alla volontà dei produttori. Tra questi solo alcuni hanno creato schede madre, sia per desktop sia per notebook, che la integrano.

La svolta da parte d'Intel è ancora più necessaria se si considera che diversi grandi produttori sono in ritardo sulla tabella di marcia, e quindi, almeno fino all'inizio del 2011, la giapponese NEC manterrà il proprio primato, in una sostanziale assenza di concorrenza. I prezzi dei chip in questione, tuttavia, sono sensibilmente calati negli ultimi mesi.

Quando Intel comincerà a introdurre il nuovo standard sui progetti base delle schede madre, gli altri produttori non saranno più obbligati a scegliere controller aggiuntivi per completare le loro proposte. Nel giro di un semestre la connessione USB 3.0 dovrebbe diventare un elemento all'ordine del giorno nella dotazione dei nuovi computer.