Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare delle VPN, non solo perché alcuni provider hanno adottato una comunicazione molto "aggressiva", ad esempio sponsorizzando diversi canali YouTube, ma anche e soprattutto perché, a fronte della pandemia di COVID-19, è aumentato l'uso di questi servizi. Da un lato, molte persone si sono trovate a lavorare da casa, e diverse organizzazioni hanno imposto l'uso di una VPN per l'accesso alle reti aziendali, dall'altro, con l'isolamento sociale, è intervenuta un'altra esigenza, ovvero quella di passare il tempo durante i lockdown. Quindi è aumentato l'uso dei servizi di streaming, come Netflix, Amazon Prime Video e Disney Plus e, con questo, anche la necessità da parte di una certa fetta di pubblico, di accedere ai cataloghi internazionali, magari per vedere in anteprima un film o una serie TV non ancora approdata in Italia.
E sebbene, fino a qualche anno fa, le aziende non si preoccupavano più di tanto degli utenti che utilizzano le VPN per accedere a contenuti geolocalizzati (per approfondire, leggete i nostri articoli "VPN: cos'è, come funziona e a cosa serve" e "Cos'è una VPN (Virtual Private Network)"), la situazione è cambiata negli ultimi 12 mesi all'incirca.
Tre o quattro anni fa, Netflix non aveva la concorrenza che ha oggi, e, sebbene non vedesse di buon occhio l'uso di una VPN per l'accesso ai cataloghi internazionali, non era intervenuta più di tanto per contrastare il fenomeno. Oggi, però, diversi servizi di streaming si contendono l'attenzione (e i soldi) degli utenti, e tra diritti di pubblicazione internazionali e il rischio di perdere utenza in favore di altri network, Netflix ha iniziato a giocare molto duro contro le VPN, affinando i sistemi di controllo e verifica, al fine di bloccare qualsiasi tentativo di accesso tramite Virtual Private Network.
Anche Prime Video ha rafforzato le proprie "difese", tanto che non sempre si riesce ad accedere, ad esempio, al catalogo USA dall'Italia. Stesso dicasi per gli altri servizi, in particolare BBC iPlayer e Disney Plus.
La capacità di sbloccare i contenuti, ad esempio, è uno dei criteri con cui valutiamo le VPN in sede di recensione, tanto da aver realizzato una classifica apposita con le migliori VPN per Netflix. Aggiorniamo periodicamente guide e recensioni perché la capacità di sbloccare o meno un dato servizio di streaming non è inciso sulla pietra.
Per fare un esempio, servizi come Cyberghost VPN offre dei server configurati appositamente per l'accesso a Netflix e altre piattaforme di streaming, inoltre, consente anche di acquistare indirizzi IP dedicati, allo scopo di evitare che un indirizzo IP condiviso finisca in una black list a causa di utilizzi impropri da parte di altri utenti.
Altri servizi, come NordVPN e ExpressVPN, invece, aggiornano spesso le proprie app e i propri server per aggirare i blocchi sempre più stringenti imposti da Netflix & Co. Inoltre, nelle guide alla risoluzione dei problemi contenuti nelle rispettive knowledge base, si trovano spesso consigli utili su come configurare il servizio per accedere ai cataloghi internazionali delle varie piattaforme.
Dunque, nel 2022, a fronte di sistemi di controllo sempre più severi a disposizione dei vari servizi di streaming, ha ancora senso usare una VPN per aggirare le restrizioni geografiche. Non è detto che la situazione rimanga sempre così, me è anche vero che i provider migliori lavorano e investono costantemente per consentire agli utenti di godersi i propri programmi preferiti, anche per chi, magari, si trova all'estero e vuole comunque accedere ai cataloghi italiani.
Ecco qui, in breve, la nostra top 3 delle migliori VPN per l'accesso ai contenuti in streaming.