Verge, la criptovaluta anonima che scala la classifica

Verge è una criptovaluta progettata per la massima sicurezza ma anche per la massima tutela della privacy. Grazie anche a transazioni molto veloci, si propone come una possibile alternativa al denaro tradizionale. Gli investitori stanno dimostrando fiducia.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Sempre più persone sono interessate a investire in criptovalute e il valore delle singole monete è cresciuto moltissimo negli ultimi giorni. Non solo Bitcoin, che ha superato quota 16mila euro, ma anche molte altre - notevoli le prestazioni di Bitcoin Cash o di Ripple. E poi assistono a "crolli" altrettanto spettacolari, come quello delle ultime ore. 

Chi si avvicina a questo mondo spesso e volentieri ci vede solo un sistema di finanza alternativo. Il che è probabilmente vero, ma ci si dimentica che dietro a ognuna di queste criptomonete (ce ne sono più di mille) c'è un preciso progetto.

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Più o meno credibile, più o meno affidabile, più o meno sostenibile. E l'affidabilità a lungo termine dell'investimento, al netto delle speculazioni che durano poche ore, dipende proprio dal progetto rappresentato dalla moneta. Ecco perché è opportuno approfondire un po' che cos'è quella monetina digitale che si sta comprando.

Tra le molte monete che sono balzate agli onori della cronaca negli ultimi giorni, una della più interessanti è Verge. Rintracciabile con la sigla XVG, il suo valore è schizzato alle stelle nel corso degli ultimi dieci giorni. Da una parte è il risultato di una rinnovata frenesia, una corsa all'oro che vede migliaia, forse milioni di persone che sperano di portarsi a casa il loro pezzo di torta e comprano monete di basso valore sperando che crescano molto e velocemente.

Dall'altra però c'è, come dicevamo, il progetto.

"Verge è una valuta digitale sicura e anonima, costruita con uno speciale focus sulla privacy" si legge sul sito ufficiale di Verge - uno dei pochi che conta su una traduzione in Italiano - anche se solo parzialmente

L'idea alla base è quella di creare una moneta che sia sicura e anonima, e adatta all'uso quotidiano. Si tratta di un progetto a lungo termine, dunque, pensato per quell'epoca in cui le criptovalute saranno utilizzabili come oggi lo è il denaro tradizionale. Un'idea che guarda al futuro, certo, ma qualche negozio che accetta XVG esiste già oggi ed è messo in bella mostra sul sito (anche perché la lista non porta via molto spazio).  

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L'andamento di Verge alcuni giorni fa

Oltre alla sicurezza e all'anonimato, affinché ciò sia possibile è necessaria anche la velocità. Al momento una transazione in Bitcoin, per fare l'esempio della più famosa, richiede molti minuti, ore persino. Naturalmente non è compatibile con l'idea di farci la spesa o di pagare il caffè al bar.

"Verge è una valuta digitale decentralizzata progettata per gli utenti che apprezzano la riservatezza. Verge migliora l'originale Blockchain Bitcoin utilizzando più reti più anonime come Tor e i2p. Verge utilizza un supporto multi-algoritmo di data mining per migliorare la sicurezza e offrire un'equa distribuzione di monete per i minatori", continua la descrizione sul sito.

Usando Verge, in teoria, le transazioni sono "https://medium.com/verge-currency-xvg/what-is-the-wraith-protocol-bd1dfb289cda se confrontate ad altre valute. La tecnologia Simple Payment Verification (SPV) permette di ridurre il tempo di conferma della transazione a circa 5 secondi".

Da segnalare inoltre che Verge conta già su una comunità di sviluppatori e utenti molto numerosa e molto attiva - un dettaglio sempre apprezzabile - che aiuta e sostiene il team di sviluppo principale. È già disponibile, inoltre, un portafogli per Android (Tor Android Wallet) che ne integra tutte le funzioni.

Verge però non è certo l'unica moneta a scommettere sulla massima privacy possibile, né tantomeno la prima. A questi elementi aggiunge però la velocità delle transazioni, storico tallone di Achille per Bitcoin e una varietà di wallet ad alta sicurezza - compreso almeno uno compatibile con Android.

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Importante anche il recente (ottobre 2015) annuncio del protocollo Wraith, grazie al quale è possibile è possibile passare facilmente da una blockchain privata a una pubblica e viceversa. Uno strumento apparentemente semplice ma in realtà molto potente. E con il potenziale per attirare un numero ancora maggiore di investimenti.

Se si parla di anonimato totale molti di noi pensano subito al suo sfruttamento per questo o quel crimine. Il rischio esiste ed è più che concreto, ma non si può ridurre la privacy a uno strumento per criminali. "La privacy è un diritto umano fondamentale e ha un valore intrinseco di per sé", si legge sul blog di Verge (una parafrasi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani).

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Una blockchain privata può essere utile, ad esempio, per gestire transazioni riservate o per manipolare informazioni sensibili. Il protocollo Wraith offre la possibilità di scegliere, con facilità e sicurezza