VESA ClearMR, la nuova certificazione per parlare di Motion Blur

VESA ha introdotto la nuova certificazione ClearMR, che aiuta a definire uno standard per il Motion Blur nei display digitali.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

VESA ha annunciato il nuovo standard ClearMR, introdotto per avere una nuova metrica e un riferimento quando si parla di Motion Blur. La nuova certificazione ClearMR si basa su un valore numerico, misurato come rapporto tra pixel nitidi e pixel sfocati, e va a sostituire il valore che finora era conosciuto come MPRT, Motion Picture Response Time, e altre unità di misura simili, che - a detta di VESA - non descrivono al meglio la sfocatura e di conseguenza non permettono al consumatore di capire chiaramente la qualità dello schermo.

"Con ClearMR, VESA offre all'industria elettronica uno standard aperto, che garantisce al consumatore di stare acquistando un TV, un computer portatile o un monitor che rispetta i più importanti criteri in materia di blur" ha dichiarato Dale Stolitzka, senior principal researcher del laboratorio R&D di Samsung Display e uno dei principali contributor di ClearMR. "Supportare il programma VESA ClearMR con un logo permetterà ai consumatori di sentirsi sicuri durante l'acquisto, avendo la certezza di star comprando un display capace di offrire una rappresentazione chiara anche nelle scene concitate".

Secondo VESA, i metodi attuali (MPRT e non solo) hanno un problema: una metrica basata unicamente sul tempo non considera né i miglioramenti dell'immagine né le tecniche di mitigazione del blur, che in certi casi possono creare artefatti grafici e impattare negativamente sulla qualità dell'immagine. Durante i test per la certificazione ClearMR, VESA limita l'uso di queste tecniche, permettendo a consumatori e non solo di effettuare comparazioni più precise tra diversi monitor certificati ClearMR.

Esistono diverse categorie per la certificazione, un po' come accade per quella DisplayHDR. Si va da ClearMR 3000 a ClearMR 9000, ognuna delle quali definisce un range di prestazioni basato sul rapporto tra pixel nitidi e sfocati; ad esempio, ClearMR 7000 certifica che ci sono 65-75 volte più pixel chiare che sfocati. Più è alta la certificazione, maggiore è la qualità dell'immagine e minore è il blur. 

I display sono testati usando una fotocamera ad alta velocità, che fotografa un pattern di test riprodotto sullo schermo quando passa da un frame all'altro, oltre a un colorimetro che misura la luminanza. Le immagini catturate dalla fotocamera vengono analizzate per ottenere il valore ClearMR. Tutte le prove vengono effettuate con i display a massima risoluzione e refresh rate, con retroilluminazione stroboscopica disattivata e overshoot e undershoot limitati; in questo modo, i test sono non solo ripetibili anche su display che non hanno queste tecnologie, ma ci si assicura che l'esperienza visiva non sia compromessa unicamente per raggiungere un obiettivo numerico (e ottenere di conseguenza la certificazione).