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a cura di Dario D'Elia

I megastore, specializzati in audio/video, stanno lentamente sostituendo nelle zone espositive i televisori CRT (a tubo catodico) con gli innovativi LCD e Plasma. Il fenomeno è esploso un paio di anni fa, ma solo adesso è iniziata una campagna marketing veramente aggressiva con modelli finalmente a prezzi “concorrenziali”. Se poi si considerano le nuove forme di pagamento super-rateali, l’esborso per uno di quei colossi ultrapiatti sembra irrisorio.

La verità è che è il peggior momento per effettuare quel genere di acquisto, non solo perché è previsto un forte taglio dei listini per il 2005, ma anche perché è in arrivo una nuova generazione di televisori digitali con prestazioni decisamente superiori rispetto all’attuale parco macchine.

Gli operatori del settore, in questi casi, consigliano di attendere l’avvento dei nuovi prodotti, per acquistare magari un modello di prima generazione, ampiamente collaudato, ad un prezzo contenuto.

Toshiba sarà la prima azienda a proporre schermi piatti con la tecnologia SED (Surface-conduction Electron-emitter Display) integrata. Per portare a termine il suo sviluppo ci sono voluti quasi 10 anni e il coinvolgimento dei centri ricerca di Toshiba e Canon. Il risultato è sensazionale: non solo la brillantezza delle immagini è paragonabile ai migliori CRT, ma rispetto agli LCD e ai Plasma permette di ottener un minore consumo energetico, risoluzioni più alte e dimensioni ancora più grandi.

Secondo Takeshi Nakagawa, CEO di Toshiba, la prima distribuzione avverrà durante il 2005, ma sarà ancora di poche unità, caratterizzate ovviamente da prezzi piuttosto alti. Il primo lotto sarà realizzato nel prossimo agosto: probabilmente 3000 unità da 55 pollici.

L’investimento di Toshiba e Canon è stato di circa 2 miliardi di dollari, e malgrado il SED sia stato poco pubblicizzato sicuramente sostituirà completamente la “vecchia” linea al Plasma. Toshiba, infatti, ha dichiarato che dal 2007 i televisori e i monitor più grandi di 40 pollici saranno tutti dotati di tecnologia SED, quelli più piccoli integreranno il sistema LCD.

Per quanto riguarda i concorrenti, Sony sembra essere l’unica futura alternativa con la tecnologia FED (Field Emission Display), ancora in fase di sviluppo e ben lontana dalla fase produttiva. I nuovi display OLED (Organic Light Emitting Diode), invece, utilizzati per i display dei terminali mobili e i palmari di nuova generazione attualmente non sono considerati validi concorrenti per gli schermi piatti ad uso domestico.

Che cosa comprare allora in questo momento? L’ideale è ancora rappresentato dal buon vecchio CRT, non solo per la qualità video, ma anche per i listini contenuti. Molto spesso i negozianti si dimenticano di ricordare che gli LCD e i Plasma per esprimersi al meglio hanno bisogno di una “catena” audio-video top level. Il segnale delle trasmissioni analogiche, via antenna, è troppo scadente per le alte risoluzioni degli schermi piatti, dotati di un dettaglio talmente alto che “amplifica” in un certo senso ogni tipo di difetto. Infatti, utilizzando anche un sorgente digitale, come il satellite o i player DVD, si è obbligati ad acquistare periferiche di qualità per non ritrovarsi di fronte ad immagini piene di artefatti. Insomma, se si desidera un vero e proprio effetto cinema, con dimensioni dello schermo esagerate, meglio rivolgersi ad una tecnologia alternativa come quella dei videoproiettori, che però esigono un utilizzo saltuario e ingombri non indifferenti. Scegliere bene è sempre difficile.