Videochat tra Firefox e Chrome possibili grazie a WebRTC

La tecnologia WebRTC permette di fare videochiamate tramite browser differenti. Mozilla e Google, che sostengono questa soluzione, ne hanno dato dimostrazione nei giorni scorsi. Microsoft tuttavia punta su un'altra soluzione.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Firefox e Chrome si rivolgono la parola. Google e Mozilla hanno mostrato, in un'operazione congiunta, come i rispettivi browser possano "interloquire" tra loro tramite WebRTC, una tecnologia pensata per consentire conversazioni audio, testo e video in tempo reale dal browser. Attualmente WebRTC trova spazio in Chrome 25 Beta e nell'ultima versione Nightly di Firefox. Nel primo caso questa tecnologia dovrebbe funzionare senza problemi senza intervento manuale, mentre nel secondo dovete entrare in about:config e impostare la voce media.peerconnection.enabled su "true".

Per provare la funzione vi basterà poi andare sul sito demo di WebRTC. Se invece non avete interesse a una prova diretta, potete guardare il video che trovate più sotto, realizzato da Google e Mozilla. Nel caso specifico la videochat tra i due browser è stata eseguita da Hugh Finnan, direttore della gestione prodotti di Google e Todd Simpson, Chief Innovation Officer di Mozilla.

Google ha ringraziato la comunità W3C e IETF per aver sviluppato una piattaforma che consenta a Chrome e Firefox di usare i codec Opus e VP8 per audio e video, DTLS-SRTP per la codifica e ICE per quanto riguarda il network. Mozilla ha invece affermato che questa nuova soluzione tecnologica è stata il frutto del lavoro della comunità e degli ingegneri di entrambe le aziende.

Tramite l'API RTCPeerConnection gli sviluppatori potranno creare applicazioni WebRTC che consentiranno di eseguire chiamate audio e video verso altre applicazioni WebRTC tramite Firefox e Chrome, senza che l'utente debba installare plug-in dedicati. Insomma, si tratta di un passo per trasformare il browser in uno strumento sempre più completo, all'interno di cui sarà possibile fare di tutto. Già oggi scriviamo mail, documenti e compiliamo tabelle tutto online. Sono sempre meno le cose che, nella vita di tutti i giorni, passano da un programma dedicato.

A scontrarsi con WebRTC vi è però lo CU-RTC-Web (Customizable, Ubiquitous Real-Time Communication), standard voluto fortissimamente da Microsoft. La casa di Redmond ritiene infatti che WebRTC sia "lungi dall'essere completo e stabile", e che abbia bisogno di essere migliorato prima di una standardizzazione formale ed essere usato per realizzare implementazioni interoperabili. Google e Mozilla ovviamente la pensano diversamente, ma la palla passa al World Wide Web Consortium (W3C), non nuovo a queste battaglie intestine tra le diverse aziende del settore che vogliono avere voce in capitolo nella definizione degli standard che governano il funzionamento della Rete.