Western Digital ha pronto un hard disk da 10 TB con elio

Lo spazio di archiviazione, specie nel settore dei datacenter, non basta mai. Western Digital, tramite HGST, cala l'asso: un prodotto da 10 TB ottenuto con una nuova tecnologia di registrazione e l'uso dell'elio.

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a cura di Manolo De Agostini

Western Digital, tramite la controllata HGST, prosegue sulla strada degli hard disk "all'elio" per imporsi nel mondo dei datacenter. L'azienda ha infatti annunciato l'inizio della distribuzione di una nuova soluzione, chiamata Ultrastar He8, con 8 terabyte di capacità (sette piatti da 1,2 TB). Si tratta di un modello da 3,5 pollici e 7200 RPM con 128 MB di DRAM e interfaccia SATA 6 Gbps o SAS 12 Gbps. HGST dichiara un transfer rate massimo sostenuto di 205 MB/s e una latenza tipica di 4,16 ms.

La densità dell'elio è un settimo di quella dell'aria e questo induce una minore forza di trascinamento sui piatti rotanti all'interno dell'hard disk, riducendo di conseguenza l'energia richiesta per azionare il motore che muove la meccanica all'interno del prodotto. La densità più bassa diminuisce drasticamente anche le forze fluidodinamiche che colpiscono i piatti e i braccetti delle testine, consentendo ai piatti di essere meno distanti l'uno dall'altro e alle tracce di essere più vicine tra loro.

HGST guarda comunque avanti e punta a distribuire presto una soluzione da 10 terabyte (Ultrastar 10TB SMR HelioSeal HDD) basata su tecnologia "shingled magnetic recording" (SMR) e sette piatti da 1,43 TB. SMR "sovrappone le tracce", in modo simile alle tegole su un tetto, aumentandone il numero e di conseguenza la densità di area di ogni piatto.

"Dato che l'elemento di lettura sulla testina è più piccolo rispetto a quello di scrittura, tutti i dati possono essere letti dalla traccia 'tagliata' senza compromettere l'integrità. Inoltre, possiamo usare elementi tradizionali di lettura e scrittura per SMR", affermava la concorrente Seagate che fa già uso di questa tecnologia da diverso tempo. "Quando un utente ha bisogno di riscrivere o aggiornare un'informazione esistente, i dischi SMR dovranno correggere non solo il dato richiesto, ma qualsiasi informazione sulle tracce seguenti. Poiché l'elemento di scrittura è più ampio della traccia 'tagliata', tutti i dati che circondano la traccia sono raccolti e riscritti in un secondo tempo".

Il problema è che così facendo l'unità SMR avrebbe bisogno di correggere i dati nella traccia successiva, ripetendo il processo fino alla fine dell'unità. "Per questa ragione la tecnologia SMR raggruppa le tracce in bande. Questo permette al disco SMR di gestire meglio le riscritture e ha anche un effetto benefico sulle prestazioni".

HGST, infine, ha introdotto anche il nuovo Ultrastar 7K6000 da 6 TB, un prodotto "tradizionale", ovvero non riempito di elio. Si tratta di un hard disk da 3,5 pollici, 7200 RPM, 128 MB di DRAM e interfaccia SATA 6 Gb/s o SAS 12 Gb/s. È dotato di cinque piatti da 1,2 TB e offre prestazioni di 227 MB/s (transfer rate massimo sostenuto).