Western Digital realizzerà hard disk ibridi come Seagate

Western Digital sta lavorando - grazie agli esperti in memoria Flash di Hitachi GST - su hard disk ibridi. L'azienda sperimenta quindi in un settore che la rivale Seagate conosce bene e che mira ad abbinare le qualità prestazionali degli SSD con la maggiore capacità e i costi più bassi tipici degli hard disk.

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a cura di Manolo De Agostini

Western Digital ha iniziato lo sviluppo di hard disk ibridi, ma non è chiaro quando vedremo i frutti di questo lavoro. Si tratta di prodotti dotati sia di piatti magnetici che di memoria NAND Flash, usata per velocizzare le operazioni più comuni, che abbiamo già visto in passato con Seagate e la sua linea più recente Momentus XT. 

L'annuncio conferma ciò che tutti si aspettavano dopo l'acquisizione di Hitachi GST, che ha molta esperienza con la memoria Flash e gli SSD. "Continuiamo l'investimento strategico in aree in crescita come SSD, hard disk ibridi e dispositivi digitali per la casa", ha dichiarato l'amministratore delegato John Coyne.

Lo scorso anno l'azienda ha iniziato a valutare la fattibilità di soluzioni ibride, a suo dire più indicate per il mercato dei PC consumer. Il ragionamento dell'azienda è figlio del rapporto costi-benefici. Gli SSD non hanno ancora raggiunto un prezzo tale da consentire ai produttori di offrire capacità di diversi terabyte a prezzi abbordabili, come avviene nel settore degli hard disk.

Per questo, la rivale Seagate per prima, ha abbinato le due tecnologie cercando di far emergere i benefici velocistici della memoria NAND e offrire al tempo stesso una maggiore capacità di hard disk, il tutto a prezzi contenuti. L'incremento velocistico si nota in particolare durante l'avvio di Windows e quando si aprono applicazioni usate con maggior frequenza, a patto però che l'hard disk - tramite un software - impari a capire le vostre abitudini.

Gli hard disk ibridi nascono inoltre come mossa difensiva nei confronti degli SSD, che sempre più stanno entrando nei computer degli appassionati e dei consumatori comuni. I vantaggi sono indubbi, l'unica pecca rimane il costo per capacità, ma di generazione in generazione questo dato scende e la migliore soluzione per molti oggi è quella di dotarsi non di un hard disk ibrido, bensì di una configurazione ibrida, con un hard disk deputato allo stoccaggio di grandi file e l'SSD come unità per OS e applicazioni comuni.