wiMAN abbatte la burocrazia con il Wi-Fi libero e social

wiMAN permette di accedere al Wi-Fi libero tramite l'autenticazione su Facebook, Twitter e Foursquare. Il progetto è nato grazie all'impegno di due giovani pugliesi e si rivolge ai gestori di attività aperte al pubblico.

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a cura di Pino Bruno

Wi-Fi libero e social in Italia, questo è il concetto alla base di wiMAN, una startup che sta crescendo ed è pronta a tagliare il nastro di centomila connessioni in tutta Italia. Con il decreto Pisanu da quasi due anni non è più necessario esibire la carta d'identità al gestore di un esercizio commerciale per avere la chiave di accesso al router e navigare.

Il Wi-Fi quindi è libero ma ancora ingabbiato dall'iter per la registrazione: dammi la password, ti spedisco le credenziali, devi autenticarti, clicca qui e poi lì. Procedure lunghe, burocratiche, fastidiose, soprattutto quando si ha poco tempo. Così spesso si getta la spugna. E se ci si autenticasse all'istante con le stesse credenziali di Facebook, Twitter e Foursquare? È questa l'idea che è venuta a due pugliesi, Massimo Ciuffreda e Michele Di Mauro.

Come funziona wiMAN? Il target sono i gestori di attività aperte al pubblico: bar, ristoranti, alberghi, spiagge, centri commerciali, eccetera. Obiettivo: creare la rete Wi-Fi social più grande d'Italia. La startup mette a disposizione il router plug&play per creare l'hotspot.  Basta collegarlo alla rete ADSL e registrarlo sul portale. Il router genera una rete privata con chiave WPA2 (per uso interno) e una rete pubblica aperta con nome wiMAN@nomedellocale. Da quel momento tutto è pronto per far navigare i clienti, che potranno autenticarsi in pochi istanti cliccando sull'icona Facebook, Twitter o Foursquare.

Vantaggi? Il commerciante/gestore offre un servizio molto richiesto e ottiene visibilità. A ogni connessione alla rete wiMAN sarà generato un post in bacheca sul social network scelto dall'utente per l'autenticazione. Il post generato contiene logo, nome e link alla pagina del locale. Inoltre con il servizio di newsletter gestito da wiMAN, può contattare tutti i suoi clienti.

Massimo Ciuffreda (a sinistra) e Michele Di Mauro

Il progetto è maturo e il business appetibile. Se ne sono accorti anche i guru di LeWeb, uno degli eventi più importanti d' Europa in tema di web e tecnologia, dove wiMAN si è piazzato tra i sedici finalisti su più di cinquecento partecipanti. Per la startup è arrivato il momento di cogliere i frutti. Ciuffreda e Di Mauro hanno fatto tutto da soli, si sono autofinanziati e non hanno chiesto aiuto a banche e istituzioni. A Mattinata, sul Gargano, il lavoro bisogna inventarselo e loro sono partiti da zero.

"All'inizio è stata dura - raccontano - il primo anno l'abbiamo passato sui terrazzi dei nostri nuovi clienti, armati di antenne, trapano e una buona dose di coraggio. Potevamo fermarci, continuare a gestire la nostra piccola rete e portare a casa il pane, ma non ci siamo fermati. La mission è creare la rete Wi-Fi social più grande d'Italia. Fino ad oggi la private beta ha coinvolto trecento attività in tutta Italia ma soprattutto in pochi mesi più di quindicimila persone hanno usato wiMAN: a breve il traguardo delle centomila connessioni e ci prepariamo alla seconda fase, quella commerciale".

"La partecipazione a LeWeb dimostra che anche In Italia si può essere startupper e che credere nelle proprie idee, lavorare con passione e tenacia prima o poi paga. In un bellissimo articolo di qualche mesa fa, Massimo Sideri sul Corriere della Sera ci ha definiti 'startupperoi'… il volto e la fatica di una generazione che non si vuole arrendere; una generazione che vuole essere artefice del proprio presente per costruirsi un futuro".

ringraziamo Pino Bruno per la collaborazione