Windows 10 blocca Chrome e Firefox per proteggere i bambini

Concedere a un minore l'uso di un computer lo espone ad alcuni rischi e secondo Microsoft è una buona idea impedire l'uso di browser diversi da Edge o Internet Explorer. Una scelta che il genitore può modificare se lo desidera.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Microsoft ha deciso di bloccare i browser diversi da Edge o Internet Explorer su Windows 10, almeno per quelle persone che hanno deciso di usare le funzioni di protezione per i minori. Si tratta di quelle particolari impostazioni che un genitore può attivare se vuole far usare il computer a un bambino o un ragazzo, e che dovrebbero impedire attività potenzialmente pericolose, come la visualizzazione di contenuti per adulti.

Ebbene, con l'ultimo aggiornamento Microsoft ha deciso di impedire l'uso di ogni browser che non integri filtri sui contenuti attivati di default. L'azienda non ha fatto il nome di nessun browser in particolare, ma la descrizione lascia intendere che prodotti popolari come Chrome o Firefox ne saranno influenzati.

L'azienda in passato si era già raccomandata riguardo l'opportunità di usare solo Edge o IE per rendere la navigazione Web più sicura, quindi con l'aggiornamento attuale tale raccomandazione diventa un'impostazione automatica.

Una scelta radicale, quella di Microsoft, dovuta ufficialmente al fatto che i frequenti cambiamenti apportati da Google, Mozilla e altri impediscono a MS di garantire che le impostazioni scelte dall'utente siano applicate anche ai browser di terze parti. Il genitore potrà comunque decidere di attivare ugualmente un altro browser, se lo desidera.

Questi sistemi possono effettivamente dare serenità a un genitore preoccupato? Può darsi, ma Darren Pauli su The Register ci ricorda che ci sono comunque casi eccezionali, come quelle di un undicenne che ha aggirato i filtri di Windows 10. Jake Sethi Reiner di certo non è un bambino qualsiasi, ma permette comunque di affermare che anche un bambino può superare le barriere create da Microsoft.

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La mossa di Microsoft potrebbe essere letta anche come un ulteriore tentativo di affermare Edge sui concorrenti, Google Chrome in particolare. È senz'altro una possibilità da tenere in considerazione, visto che Microsoft offre anche un piccolo premio a chi usa attivamente Edge con Bing impostato come motore di ricerca predefinito. Tentativi che finora non hanno pagato più di tanto, visto che secondo NetMarketShare Google Chrome, ad agosto 2016, è abbondantemente al primo posto con quasi il 54% di diffusione.