Windows 10 e le app universali: l'ecosistema che conquisterà il mondo

Microsoft ha illustrato all'MWC 2015 la piattaforma Universal App. Le app gireranno su più dispositivi, con schermi differenti: gli sviluppatori non dovranno curarsi nemmeno della modalità d'interazione, sarà tutto automatizzato.

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a cura di Manolo De Agostini

Il Mobile World Congress di Barcellona è stato per Microsoft l'occasione per parlare di "Universal App" e della strategia che l'azienda attuerà per rendere Windows 10 un ecosistema migliore per gli utenti finali e a dimensione di sviluppatore.

La parola "convergenza" è al centro dell'azione della casa di Redmond ed è cruciale per il successo su più piattaforme del sistema operativo.

Windows 10 Universal Apps

"Windows gira ora su un singolo core unificato. Questa convergenza permette a un'app di lavorare su qualsiasi dispositivo Windows - sul telefono che avete in tasca, sul tablet o il portatile in valigia, sul PC sulla vostra scrivania e sull'Xbox One". Il tutto senza menzionare altri dispositivi della famiglia Windows, come HoloLens, Surface Hub e soluzioni IoT come il Raspberry Pi 2.

Tutti questi prodotti avranno accesso a un solo negozio digitale online per acquisto, distribuzione e aggiornamento di applicazioni. Microsoft approfondirà il tema alla conferenza Build che si terrà a San Francisco tra il 29 maggio e il primo maggio, ma sul proprio blog ha illustrato alcuni punti cardine dell'esperienza Universal app.

Si parla di "Adaptive UX", ovvero l'interfaccia utente dell'app sarà in grado di adattarsi al modo in cui l'utente interagisce con le app e le capacità del dispositivo – renderizzando un'esperienza appropriata al contesto. Microsoft ha anche migliorato il ViewStateManager per favorire la creazione di esperienze che si evolvono in base alla dimensione dello schermo.

Windows 10 Universal Apps

"Questo significa che le vostre app universali non richiedono più definizioni separate per piccoli e grandi display, anche se forniremo l'opzione per separare le definizioni dell'interfaccia", spiega Microsoft. Windows 10 determinerà senza soluzione di continuità come i clienti interagiscono con l'app e mostrerà l'esperienza utente appropriata.

Ad esempio su un portatile touch gli elementi dell'interfaccia saranno più grandi se l'utente userà la dita, mentre saranno più piccoli se si userà il mouse. Windows è in grado di gestire qualsiasi soluzione di input moderna, per questo gli sviluppatori non dovranno più preoccuparsene, salvo capire se il touch, l'uso di mouse o tastiera e altro è appropriato oppure no per la propria app.

Le app universali godono inoltre di servizi cloud come Windows Notification Services (WNS), Windows roaming data e Windows Credential Locker. "Con Windows 10 renderemo disponibili agli sviluppatori più servizi Windows, includendo ed espandendo Cortana AI, OneDrive e Application Insights". L'azienda sfrutterà anche Microsoft Azure, in particolare Azure Mobile Services e Azure Notification Hub.

L'integrazione in Windows 10 di Cortana e dell'Action Center sarà inoltre un toccasana per l'uso delle app, in quanto più notifiche e l'integrazione delle tecnologie indurrà gli utenti ad avviare più spesso le proprie app preferite. Tra le app universali c'è anche Project Spartan, il nuovo browser di Microsoft. Si tratta proprio di un'applicazione universale che sarà aggiornata tramite Store.

Infine, Microsoft ha annunciato che prossimante mostrerà il primo prototipo della piattaforma Windows 10 Cordova in un brach di Apache per consentire la realizzazione di app native usando i linguaggi di programmazione più diffusi.