Microsoft sembra essere incappata in una situazione imbarazzante riguardo a Windows 10, l'OS che comunque sta polverizzando ogni record (è stato già installato su oltre 81 milioni di computer dalla data di lancio).
Un utente di The Inquirer infatti ha scritto alla redazione per documentare il fatto di aver trovato sul proprio computer un file nascosto, delle dimensioni di oltre 3 GB, denominato $Windows.~BT.
Quest'ultimo conterrebbe i file per l'installazione del nuovo sistema operativo: niente di strano se non fosse per il fatto che l'utente in questione non aveva mai prenotato la sua copia gratuita del nuovo sistema operativo dell'azienda di Redmond.
La preoccupazione e l'irritazione dell'utente sono abbastanza comprensibili, visto che molti ancora hanno connessioni dati limitate e/o computer con poco spazio di storage, ad esempio portatili datati o di fascia bassa o 2-in-1, tablet etc.
Tuttavia i termini della questione sono un po' più sfumati e difficili da giudicare. Interrogata in merito infatti Microsoft non si è tirata indietro ed ha confermato la cosa, dando però la propria spiegazione: il file viene scaricato in automatico anzitutto ovviamente solo sui PC che rispondono ai requisiti minimi e, tra questi, solo su quelli che hanno l'update impostato su automatico.
In ogni caso, anche dopo che il file è stato scaricato, l'installazione non partirà ovviamente in automatico, ma un prompt chiederà l'eventuale autorizzazione.
Tuttavia le critiche sull'aver deciso unilateralmente riguardo al download, con tutto quello che comporta il consumo di banda e l'impiego non autorizzato dello spazio degli utenti restano ovviamente valide.
AGGIORNAMENTO:
Questa è la posizione ufficiale di Microsoft in merito all'accaduto:
"Per coloro che hanno deciso di prenotare l'upgrade a Windows 10 e per chi ha abilitato la ricezione automatica dei Windows Update, predisponiamo i dispositivi all'aggiornamento a Windows 10 scaricando i file necessari per l'installazione futura. Questo ci permette di offrire un'esperienza di upgrade più fluida e allo stesso tempo di garantire che il dispositivo riceva il software più aggiornato."