Windows 11, ecco cosa non piace agli utenti

Windows 11 non è di certo molto apprezzato dalla maggior parte degli utenti Microsoft, ecco i principali motivi dietro le lamentele comuni.

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a cura di Gabriele Giumento

È passato già un anno dal debutto di Windows 11, uscito in maniera un po' inaspettata, considerate le precedenti dichiarazioni di Microsoft che lasciavano intendere una vita ben maggiore per Windows 10. La diffusione dell'ultima versione del sistema va però a rilento: il sondaggio Steam di ottobre mostra infatti come questo è installato soltanto nel 23.37% dei PC degli utenti, contro il 68.91% di Windows 10. Effettivamente sono diversi gli aspetti della nuova versione che non sono piaciuti ai consumatori, a partire dall'interfaccia ridisegnata, fino ad arrivare alle prestazioni. La testata Windows Central ha fatto un sondaggio per capire cosa non piace agli utenti di Windows 11: ecco quanto è emerso.

Uno dei motivi, anche se non il più comune, di lamentela del nuovo sistema sono proprio le prestazioni. Il debutto di Windows 11 non è stato oggettivamente un granché per quanto riguarda le performance, nonostante i proclami Microsoft sulla maggior ottimizzazione rispetto al predecessore. Il sistema era addirittura più lento di Windows 10 e, anche se la situazione è migliorata nel tempo, non si può dire ancora del tutto risolta. Sono diverse le problematiche che causano (o causavano) un calo delle prestazioni, come il bug risalente a marzo 2022 che causava un rallentamento nei sistemi equipaggiati con processori AMD Ryzen. Windows 11 sembra inoltre essere poco digerito dai sistemi meno recenti (ma ancora supportati ufficialmente), come riportato nel tweet di questo utente.

Un altro fattore al centro delle critiche è l'interfaccia, che ha subito diverse modifiche rispetto a quella di Windows 10. Su Windows 11 sono anche state rimosse alcune funzionalità molto apprezzate dagli utenti: alcune di queste sono tornate o verranno reintrodotte, dopo i feedback continui, ma sembra che alcune non si rivedranno mai. Ciò ha spinto gli utilizzatori a far uso di app di terze parti come Start11 per ripristinare le funzioni più usate, tra cui la possibilità di spostare la barra delle applicazioni nei vari lati dello schermo e altro.

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Un altro aspetto che ha impattato (in negativo) l'esperienza utente su Windows 11 sono i suggerimenti pubblicitari di alcune app, che compaiono all'interno del menù Start o come pop-up, disturbando le normali attività di lavoro. L'azienda voleva spingersi oltre, testando più annunci anche all'interno di altri elementi tra cui Esplora Risorse, ma per fortuna ha fatto marcia indietro (per il momento).

Le critiche non hanno ovviamente escluso la tanto discussa questione dei requisiti minimi, che hanno tagliato fuori diversi PC ancora recenti e perfettamente in grado di far girare il sistema. Come affermato da Microsoft tutto è stato deciso per motivi di sicurezza, dato che adesso viene richiesta la presenza del modulo TPM (Trusted Platform Module) 2.0. La cosa ha comunque spinto diversi utenti all'uso di metodi per aggirare il blocco, ovviamente a proprio rischio e pericolo. In seguito Microsoft stessa ha confessato che Windows 11 può essere installato ed eseguito anche su hardware meno recente, nonostante l'esclusione di diverse CPU dalla lista ufficiale di compatibilità.

L'azienda di Redmond non è stata con le mani in mano nel corso del tempo, prestando ascolto ai feedback ricevuti dal programma Insider e dai commenti generali, per migliorare molto la situazione con l'ultimo aggiornamento 22H2. Microsoft è anche impegnata nello sviluppo della prossima versione del sistema operativo, per il momento identificata come Windows 12, che dovrebbe debuttare nel 2024.