Windows 11 supporterà un nuovo file system, ma NTFS resterà

Microsoft sta lavorando all'implementazione del file system ReFS, migliore da diversi punti di vista a NTFS, in Windows 11.

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a cura di Antonello Buzzi

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Windows 11 potrebbe introdurre un nuovo file system chiamato ReFS (Resilient File System) per sostituire NTFS (file system predefinito e proprietario di Windows 11, Windows 10 e precedenti), stando ai riferimenti individuati nell'ultima build di anteprima del popolare sistema operativo. Ricordiamo che NTFS (NT File System) è stato sviluppato da Microsoft nel 1992 e viene utilizzato sui sistemi Windows dotati di licenza.

Attualmente, ReFS è utilizzato nei server Windows ed è significativamente migliore di NTFS per quanto riguarda la disponibilità e la scalabilità dei dati. La documentazione di Microsoft spiega che ReFS è stato progettato per massimizzare la disponibilità dei dati, scalare efficacemente grandi set di dati su diversi carichi di lavoro e fornire integrità dei dati con resilienza alla corruzione. In termini di archiviazione e innovazione futura, ReFS è migliore di NTFS. Ad esempio, NTFS supporta un massimo di 256 terabyte, mentre ReFS supporta fino a 35 petabyte, una quantità notevolmente maggiore.

Il nuovo file system di Microsoft, ReFS, potrebbe essere utilizzato come file system predefinito su alcuni computer Windows 11 Enterprise o Business. Ciò è dovuto ai vantaggi che ReFS potrebbe portare alle aziende e ai professionisti, tra cui una funzione che converte le costose operazioni di copia fisica dei file in rapide operazioni logiche e un'altra che migliora le prestazioni e riduce l'I/O. ReFS offre anche parità accelerata dal mirror, snapshot file-level e una migliore sicurezza.

Tuttavia, ReFS non possiede le stesse funzionalità di NTFS, come la compressione del sistema e il supporto della crittografia. Inoltre, non supporta le quote disco e i supporti rimovibili, il che lo rende meno adatto per i computer consumer. Microsoft sta ancora lavorando al supporto ReFS per Windows 11, ma non è previsto che sia pronto per i clienti finali a breve. Alcuni nuovi dispositivi potrebbero già utilizzarlo entro la fine dell'anno, ma non è affatto da escludere che dovremo attendere anche sino al 2024.