Windows 7 RTM, Microsoft è pronta a staccare la spina

Il 9 aprile Windows 7 RTM non sarà più supportato da Microsoft. Per continuare a usufruire dell'apporto della casa di Redmond bisogna necessariamente avere il Service Pack 1.

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a cura di Manolo De Agostini

Windows 7 RTM non sarà più supportato a partire dal 9 aprile. Lo ha comunicato Microsoft sul proprio blog, spiegando che l'apporto all'RTM terminerà in virtù del "ciclo di supporto standard che si conclude 24 mesi dopo l'uscita di un nuovo Service Pack".

L'SP1 debuttò nel febbraio 2011, offrendo su Windows 7 una combinazione degli aggiornamenti distribuiti negli anni precedenti tramite Windows Update e non solo. Su Windows Server 2008 R2, invece, oltre ai fix il pacchetto di aggiornamento ha portato Remote FX, una piattaforma per l'accesso remoto che consente di sfruttare al meglio le risorse in ambienti virtualizzati, e Dynamic Memory, per amministrare al volo la quantità di memoria a disposizione delle macchine virtuali.

"Windows 7 (con SP1, ndr) continuerà a essere supportato completamente per lungo tempo, con il supporto mainstream che continuerà fino al 13 gennaio del 2015 e quello esteso che terminerà il 14 gennaio 2020", ha sottolineato Microsoft. Chi di voi non avesse quindi scaricato il Service Pack 1, può farlo tramite Windows Update, oppure scaricandolo da questa pagina.

Windows 7 non ha mai avuto bisogno di un Service Pack 2, o almeno non per il momento, mentre Windows XP ha ricevuto ben tre aggiornamenti, l'ultimo dei quali è stato pubblicato nel maggio 2008. Microsoft è chiaramente impegnata su Windows 8, quindi nel caso dovesse arrivare un nuovo aggiornamento di Windows 7 sarà, con tutta probabilità, una collezione di patch volta a rendere l'aggiornamento dei computer più agile.

Per quanto riguarda Windows 8, si è parlato più volte della "morte del Service Pack", ma allo stesso tempo sembrerebbe in arrivo Windows Blue, un nome che identificherebbe una serie di aggiornamenti, anche importanti, per diversi i prodotti Microsoft.

Per capire al meglio la strategia della casa di Redmond, che sembra indirizzata a offrire update a ciclo continuo in modo simile ai concorrenti Apple e Google, non resta che attendere qualche mese, dato che "Blue" dovrebbe debuttare nella seconda metà dell'anno.