Windows 7 si avvicina, a quale prezzo?

Un dirigente Dell fa notare a Microsoft che sarebbe meglio tenere un basso profilo con i prezzi delle licenze di Windows 7, per favorirne la diffusione.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La versione definitiva di Windows 7 è sempre più vicina, ma ancora mancano dati certi sul prezzo. Un fattore critico, sul quale anche gli OEM vogliono vederci chiaro, per definire le loro offerte.

Il prossimo pomo della discordia potrebbe infatti essere il prezzo delle licenze, che, a quanto pare, sarà più alto rispetto a Vista, almeno per quanto riguarda il settore business.

Non sorprende, quindi, che Dell si faccia sentire, e metta in guardia Microsoft sul fatto che un prezzo troppo alto sarebbe un ostacolo alla diffusione del nuovo sistema operativo.

Lo dice chiaramente Darrel Ward (Dell): "in tempi difficili, economicamente, è ingenuo credere che alzare i prezzi possa portare a risultati migliori".

 

Secondo Ward Windows 7 parte da una situazione positiva quanto a disponibilità degli utenti, che sarebbero più inclini a cambiare SO. La buona base di partenza, però, potrebbe essere annullata da una politica dei prezzi sbagliata: aziende e scuole, infatti, potrebbero trovare troppo oneroso passaggio da XP a Seven, e così le istituzioni pubbliche.

Secondo Dell si tratta di numeri rilevanti: circa la metà dei suoi clienti business, infatti, sta usando ancora Windows XP, secondo Ward.  

Nota di merito, invece, per la modalità XP, che dovrebbe facilitare il passaggio, almeno per quelli che hanno hardware adatto, e per lo sviluppo dei driver, che procede secondo i tempi.

Stando a Ward, quindi, l'introduzione di Windows 7 non è esente da alcuni rischi, in particolare per alcuni settori, dove tra l'altro la concorrenza del software open source è più che un'ipotesi. Se i prezzi di W7 non saranno azzeccati non è detto che la stessa Unione Europea cambi direzione, rispetto a quanto abbiamo raccontato ieri.