Windows Store supera le 20 mila app e cresce in fretta

Le ultime rilevazioni indicano in oltre 20.000 il numero di applicazioni disponibili sul Windows Store USA, meno della metà in Italia. Impressiona soprattutto il ritmo di crescita, con circa 500 nuove applicazioni ogni giorno.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Le applicazioni per Windows 8 crescono a ritmi vertiginosi, e in paio di settimane allo store ufficiale ne son state aggiunte ben 7000. Il totale ha quindi superato le 20.000, che dovrebbe includere tanto app dedicate alla nuova interfaccia Modern UI quanto programmi che si avviano nella tradizionale versione desktop, ma distribuiti tramite il Windows Store.   

Sulle modalità di conteggio c'è qualche incertezza, ma più che il totale ciò che sorprende è il ritmo con cui aumentano le applicazioni nel Windows Store; se si manterrà il passo entro la fine dell'anno le applicazioni disponibili saranno più di 30.000, anche se è difficile che Microsoft raggiunga l'obiettivo di 100.000 app entro febbraio 2013.

Windows Store Italiano

I software presenti coprono praticamente ogni tipo di necessità, anche nel caso della versione italiana. Da noi però le app disponibili sono meno: al momento in cui scriviamo (su piattaforma x86) troviamo 1660 applicazioni nella categoria Giochi, 234 in Social, 1682 in Svago, 257 in Foto, 406 in Musica&Video, 319 in Sport, 949 in Libri E Riferimenti, 573 in Notizie e Meteo, e altre 3642 nelle altre categorie. Il totale del Windows Store Italiano ammonta quindi a 9722 - in questo caso il conteggio include anche le applicazioni desktop.

In conteggi simili è sempre possibile, e prevedibile, che ci siano delle incongruenze, ma in ogni caso secondo Steve Ballmer Windows 8 è "un'opportunità senza precedenti" per gli sviluppatori. Perché anche se il mercato dei PC va rilento è fin troppo chiaro che entro poche settimane, mesi al massimo, saranno moltissimi a usare il nuovo sistema operativo Microsoft.

E per gli sviluppatori la strategia migliore sembra proprio quella di puntare sul negozio della casa di Redmond, per almeno due ragioni: la prima è che scrivere per Modern UI significa arrivare tanto ai sistemi x86 (PC, notebook, table) quanto su quelli ARM (Surface e altri tablet); la seconda è che scegliendo la strada del Windows Store lo sviluppatore è un po' più protetto dal pericolo della pirateria.

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Resta da vedere come risponderanno i programmatori a questa nuova sfida. Al momento il panorama vede due mastodonti in gioco, l'App Store di Apple e il Google Play Store. Concettualmente si somigliano, ma quando si tratta di profitti per gli sviluppatori è noto che la piattaforma di Apple è più redditizia.

Sulle ragioni di tale disparità c'è dibattito: da una parte si ritiene che su Android la pirateria sia troppo facile (in molti casi basta modificare un'impostazione del sistema), per quanto applicare il jailbreak a un iPhone non richieda certo competenze da ingegnere. Altri pensano che sia più un problema di substrato culturale - gli utenti Android sarebbero meno inclini a pagare e tendenzialmente più propensi alla pirateria.

Nel primo caso, anche Microsoft ha chiuso il proprio sistema (applicazioni desktop a parte), ma prima o poi qualcuno riuscirà ad aggirare le protezioni. Nel secondo, vale la pena domandarsi se l'azienda di Redmond attirerà consumatori virtuosi o scrocconi.