Windows Vista e l'uso della "cache"
Dalla sua presentazione, Windows Vista ha raccolto i pareri più disparati. Con il nuovo sistema operativo sono stati introdotti notevoli miglioramenti nell'usabilità, nell'accessibilità e nelle caratteristiche di rete, che facilitano l'esperienza dell'utente. Nonostante questi miglioramenti Windows Vista richiede maggiori risorse hardware, non integra il supporto nativo alle librerie OpenGL, raggiunge prestazioni leggermente inferiori al predecessore XP e richiede l'aggiornamento dei driver per molteplici dispositivi. Nel peggiore dei casi dovrete anche aggiornare alcuni software.
Windows è il sistema operativo che ha spopolato per oltre una decade. Se Microsoft decidesse di rivoltare sottosopra il suo sistema operativo, potrebbe farlo, perchè attualmente la maggioranza degli utenti non avrebbe scelta. Windows è diventato un ecosistema per la nostra vita digitale. Le alternative esistono, ma molte di queste non sono convenienti, non offrono un adeguato supporto, e soprattutto sono sconosciute ai profani.
Tra le tante novità introdotte, il nuovo sistema operativo integra anche due tecnologie che riducono il tempo d'avvio delle applicazioni più usate. La prima si chiama "SuperFetch", e si tratta di una funzione che analizza le azioni dell'utente e colloca di conseguenza alcune applicazioni all'interno della memoria principale, così da avviarle più rapidamente.
La seconda funzione si chiama "ReadyBoost" e, in poche parole, permette di espandere la memoria principale del sistema tramite una chiavetta USB 2.0 Flash. Sebbene la velocità di trasferimento dati dello standard USB 2.0 non è comparabile con quella degli hard disk moderni, il tempo d'accesso della memoria flash è letteralmente inesistente.
In questo articolo analizzeremo le due funzionalità appena succitate, mentre a questo link, Tutto su Windows Vista, troverete tutti i precedenti articoli dedicati al nuovo sistema operativo di casa Microsoft.