Windows XP e la sintesi vocale
I computer del nuovo millennio si chiamano Tablet PC, Pocket PC, SmartPhone. Forme compatte e tecnologia multi-input, avvicinano l’utente alla moderna società “in rete”.
Tra le varie modalità di interazione col computer, la più naturale è il dialogo.Parlare e sentirsi rispondere nella propria lingua, aumenterebbe notevolmente la produttività, oltre a regalare un tocco di “umanità” al nostro assistente elettronico.Oggi siamo a un passo da questo traguardo, ma occorreranno ancora alcuni anni per avere dispositivi compatti e convenienti per il mercato consumer.
La ricerca in questo settore parte dal 1950, quando i laboratori Bell inventano un computer in grado di riconoscere parole isolate (ben scandite e separate da pause). Negli anni seguenti i progressi sono scarsi, fino a quando l’opinione pubblica resta affascinata dal film “2001:A Space Odyssey” (1968) e dal capriccioso ma umano HAL 9000.Nel 1971 il Dipartimento della Difesa statunitense vara un progetto di ricerca sul “parlato continuo” (senza pause). La strada per pilotare i computer a voce è iniziata!
Da quegli anni, grazie all’aumento vertiginoso della potenza di calcolo, sono nati numerosi prodotti per la “vocal synthesis” e lo “speech recognition”.I sintetizzatori vocali leggono testi e forniscono informazioni sul contesto di lavoro: funzione utile ai disabili per navigare all’interno di finestre e menu.I programmi di riconoscimento vocale eseguono comandi e scrivono testi ascoltando la voce dell’utente.
Numerose società hanno investito su questa tecnologia; i loro prodotti sono spesso costosi e destinati a professionisti o aziende.
Per chi vuole spendere poco... o niente, c’è Windows XP.