Wolfenstein II pronto a sfruttare l'Nvidia Adaptive Shading delle GPU Turing

Wolfenstein II permette da oggi ai possessori di schede video GeForce RTX di sperimentare con il Content Adaptive Shading dell'architettura Turing.

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a cura di Manolo De Agostini

In queste ore chi ha comprato una nuova scheda video GeForce RTX basata su architettura Turing ha il suo bel da fare (finalmente!). Non solo è possibile sperimentare il ray tracing in Battlefield V o provare il Deep Learning Super Sampling (DLSS) grazie all'aggiornamento del benchmark di Final Fantasy XV, ma testare anche il Content Adaptive Shading (CAS), anche noto come Nvidia Adaptive Shading (NAS).

Oggi Wolfenstein II: The New Colossus sarà aggiornato per supportare una delle novità dell'architettura Turing - che potete approfondire in questo articolo - meno mediatiche di altre, ma non per questo meno importante. Si tratta di una soluzione che regola la velocità con cui le parti dello schermo vengono ombreggiate (shading), il che significa che la GPU ha meno lavoro da fare e quindi può raggiungere frame rate più elevati.

"Fattori come la coerenza del colore spaziale e temporale sono misurati per ogni fotogramma e nelle aree in cui i dettagli rimangono invariati da un fotogramma all'altro, come i muri, la frequenza dell'ombreggiatura può essere ridotta nei frame successivi".

Presentando l'architettura Turing, Nvidia mostrò una demo di Wolfenstein II con Content Adaptive Shading e Motion Adaptive Shading abilitati, quantificando l'aumento prestazionale attribuibile allo shading a velocità variabile nell'ordine del 15%, ma solo perché il gioco girava già a frame rate elevati.

Su una scheda video più lenta con un gioco più esigente, secondo Nvidia, sarebbe possibile andare oltre il 20%. Cosa più importante, il tutto senza un calo percepibile della qualità d'immagine. Rimane da capire quanto di quel 15% sia attribuibile al solo Content Adaptive Shading, ma sarà interessante sperimentare con Wolfenstein II per scoprirlo.